Call center: nuovi sprechi al Comune di Roma

par Federico Pignalberi
venerdì 3 luglio 2009


 

Dopo la “Linea Amica” (cinque milioni di euro solo per il primo anno), il numero verde anti-stalking (un milione di euro l’anno), il numero verde sull’influenza suina e quello a pagamento per “segnalare” l’emergenza rifiuti in Campania, un nuovo call center è in agguato per i cittadini romani. Non per tutti, solo per gli over 65. Si chiama “Pronto Nonno” e costerà 400mila euro l’anno. È stato ideato per contrastare l’”emergenza caldo” (che però dura solo l’estate, si presume quindi che sia destinato a fronteggiare anche l’emergenza piogge, l’incubo gelo e l’allarme pollini).

L’anziano chiama e chiede assistenza, che può <<andare dal semplice consiglio, al diretto soccorso dell’anziano e al trasporto in ospedale, dove la struttura sanitaria di riferimento avrà provveduto ad attivare delle “corsie preferenziali” per accogliere gli anziani senza attese>>. Ma i consigli agli anziani li danno già le Asl, quasi ininterrottamente le televisioni, e anche il numero verde 1500 del Ministero della Salute (doppio spreco). Mentre il servizio di trasporto in ospedale esiste già e si chiama 118. Ci chiediamo allora quale sia l’utilità di questo nuovo servizio. 


Ne abbiamo parlato con l’assessore alle politiche sociali del Comune di Roma, Sveva Belviso, che ha presentato ufficialmente il progetto in Campidoglio il 30 giugno. Ci spiega, con molta cordialità, che il Pronto Nonno <<prende in carico anche gli anziani che non dispongono di una rete di sostegno familiare>>, accompagnando alle Asl anche chi, affetto da un malore lieve, non si rivolgerebbe al 118.

Segnatevi questo numero e fatelo imparare ai vostri nonni: 800.147.741. Non vi sentite già più tranquilli?

Arrivederci alla prossima emergenza.


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