Croce Rossa: l’eredita di un Ente...

par Ilpifferaio
giovedì 22 ottobre 2009

Lo skipper di casa Letta naviga sempre in un mare in tempesta, da qualche giorno, è con il vento contro soffiato dalle dichiarazioni del Senatore D’Alia, sulla gestione “illegale” del servizio 118 in Sicilia, sarà costretto a rivedere l’utilità della società in house, con capitale CRI. Altra ondata di maltempo si accanisce sul prode lupo di mare, lo scivolone sulla vicenda barese, di qualche mese fa, che non attenua i toni di una gestione passata della Croce Rossa Italiana troppo chiacchierata ed anomala, oltre il danno di 14 tonnellate di pasta avariata per i disagiati, anche la beffa degli assenteisti, dopo la sua esternazione pubblicata sul sito CRI, di prendere provvedimenti sulla vicenda, con tanto i rinvio a giudizio, ma per il resto il nulla.

Ma i conti con il passato bisogna farli anche con questa gestione CRI “fai da te”, e lo skipper romano non ha pochi problemi da risolvere, per non parlare della relazione dell’Ispettorato generale di Finanza RGS del ministero dell’economia e delle finanze, sulla verifica amministrativa – contabile CRI nell’agosto 2008, al Corpo Militare della CRI, si riaffermava l’orientamento consolidato espresso più volte dai ministeri vigilanti, secondo cui la chiamata in servizio realizzata con precetto non può avere che una durata determinata, anche se nella stessa relazione si legge che il concetto di durata determinata viene esteso anche al personale militare richiamato precedentemente con presunte selezioni, che lo si vuole far passare, definendolo Continuativo, bandito energicamente nella stessa relazione d’ispezione rilevando e mettendo in evidenza le ordinanze medesime, evidenziando l’assenza di una pianta organica non legiferata, creando l’impossibilità di procedere ad assunzioni a tempo indeterminato per il Corpo Militare della CRI, sia per attuazioni pregresse in passato, sia per psudo sanatorie in futuro, altra pietra miliare, che qualcuno vuol velare.

 

Ci domandiamo, ma in queste gestioni precedenti è stato peggio la stoltezza o la faziosità? Augurandoci che il Commissario straordinario metta fine ad un sistema farraginoso e viziato. 

Ma i problemi per la Cri non finiscono, si legge in questi giorni:

La Croce Rossa ’fugge’ dalle isole


http://www.lipari.biz/notizia.asp?idnews=7313

Scappare di fronte al nemico è da codardi, fuggire da un pubblico servizio, non ci sono parole...


In questo mietere di anomalie e illegittimità che vive l’attuale Ente Croce Rossa, si preferisce non infierire sul caso abruzzese, sarebbe un vile atto, come sparare sulla Croce Rossa…o meglio su una storia Letta e (ri)Letta.


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