Crisi finanziaria, siamo solo agli inizi

par Francesco Rossolini
venerdì 10 ottobre 2008

 

 Risulta evidente, a chiunque disponga di raziocinio, che la peggiore crisi finanziaria della Storia è solo agli inizi. I tardivi e inappropriati piani governativi di risolvere la situazione “mettendo delle pezze” si stanno dimostrando assolutamente inefficaci; gli Stati Nazionali hanno da tempo perso il controllo dei mercati finanziari e non possono di certo pretendere di riprenderlo senza cambiare profondamente le regole e senza punire pesantemente i colpevoli della crisi che stiamo vivendo.

 I cittadini dei vari stati Occidentali, primi fra tutti gli Statunitensi, non accettano di dover pagare più tasse per salvare un ammasso di “furbetti” arricchitisi alle loro spalle. Ed in effetti gli Stati Occidentali hanno il compito di rimuovere dai loro incarichi e condannare alle giuste pene tutti coloro i quali abbiano deliberatamente favorito la folle speculazione basata sulla finanza derivata.  In questo modo, condannando i colpevoli, si stroncherà sul nascere il pericoloso sospetto, che inizia a insorgere su moltissimi risparmiatori, che tutti gli istituiti di credito siano inaffidabili e pericolosi e che tutti gli operatori del settore siano dei truffatori. Questa pericolosa e falsa generalizzazione deve essere immediatamente sfatata appunto individuando chiaramente i responsabili e assicurandoli alla giustizia. Solo in tal modo si potrà ristabilire il normale rapporto di fiducia tra cittadini e banche commerciali e ripristinare il corretto utilizzo dei sistemi di credito indispensabili per il buon andamento di tutte le imprese, siano esse medio-piccole o  multinazionali.

In queste difficili circostanze la cosa più pericolosa è proprio la paura generata dal sospetto, è compito e dovere immediato dei Governi Nazionali rassicurare i cittadini individuando chi ha promosso la vendita di “titoli spazzatura” basati sui derivati e interamente andati a discapito dei piccoli e medi risparmiatori “ingannati” e attratti dagli illusori alti profitti “promessi”. 

Economisti, banchieri e bancari con funzioni direttive, che sono stati coinvolti in folli processi destabilizzanti debbono essere giudicati e condannati per i loro misfatti, questo è il presupposto per ristabilire l’ordine e la legalità nella finanza internazionale. Fatto ciò è necessario stabilire delle severe regole internazionali che limitino la destabilizzazione dei mercati e il relativo tracollo potenziando gli organi di controllo e mettendo dei precisi limiti alla stipulazione d’investimenti ad alto rischio da parte dei piccoli risparmiatori. Visto che un piccolo risparmiatore non è tenuto a conoscere le regole dell’alta finanza è compito dello Stato tutelarlo imponendo alle banche commerciali di non consentire ai propri clienti di poter fare investimenti ad alto rischio per più del 20% del denaro che ciascuno di essi abbia depositato. In tal modo l’80% dei beni mobiliari di ogni cliente verrebbe indirizzato su investimenti a basso rendimento ma estremamente sicuri. 

Questi sono i presupposti per restituire credito al sistema Bancario internazionale, per ridare fiducia ai piccoli risparmiatori, fiato alle imprese e impedire il ripetersi di altre spaventose crisi finanziarie. 


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