C’è chi vende e c’è chi compra

par paolo federici
giovedì 2 febbraio 2012

Un articoletto relegato in una pagina secondaria de ll Corriere della sera ha catturato la mia attenzione. Si parla dell'argomento del giorno, le liberalizzazioni: la TNT si propone come gestore della corrispondenza italiana e Poste Italiane sembra ben felice di liberarsi di una tale "zavorra".

Però c'è qualcosa che non mi quadra: se si tratta di un settore di business che (secondo Poste Italiane) genera solo perdite, come mai un'azienda come TNT vorrebbe prenderne il controllo? I casi sono due: o quelli di TNT sono impazziti desiderando solo farsi del male, oppure quelli di Poste Italiane non sanno rendere produttivo quel settore.

Sospendiamo un attimo il giudizio e vediamo cosa succede altrove. In Germania le poste tedesche (Deutsche post) sono cresciute in maniera esponenziale da quando hanno comprato aziende (come Dhl e Danzas) specializzate nei trasporti di plichi (dhl) e di merci (danzas), quindi allargando il loro orizzonte e creando poli logistici immensi soprattutto sul loro territorio nazionale.

In Olanda le poste olandesi (Postnl) sono cresciute in maniera esponenziale da quando hanno comprato aziende (come TNT) specializzate nei trasporti di plichi, ma anche nei trasporti di merci, quindi allargando il loro orizzonte e creando poli logistichi immensi soprattutto sul loro territorio nazionale.

Negli Usa, le poste americane (Usps) sono cresciute in maniera esponenziale. Andiamo avanti? 

Una cosa sembra assodata: gli altri "Stati" hanno le loro poste che crescono, si sviluppano, si rafforzano, fanno acquisizioni, diventano leader mondiali del mercato non solo nazionale.

Noi abbiamo le nostre poste che si sono convertite a venditori di servizi finanziari, senza alcuno stimolo alla crescita, ma anzi pronte a dismettere interi settori che oggi perdono ma che domani (gestite da altri) diventeranno super produttive. 

E' vero che ogni volta che qualcuno vende, qualcun altro compra, ma perché noi dobbiamo stare sempre dalla parte dei perdenti (vendenti)? 

Qualcosa mi sfugge.


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