Buone novelle laiche
par UAAR - A ragion veduta
mercoledì 3 settembre 2014
Non solo clericalate. Seppur spesso impercettibilmente, qualcosa si muove. Con cadenza mensile vogliamo darvi anche qualche notizia positiva: che mostri come, impegnandosi concretamente, sia possibile cambiare in meglio questo Paese.
La buona notizia del mese è giunta in extremis, ma è veramente una buona notizia. Il Tribunale dei minori di Roma ha infatti riconosciuto a una donna l’adozione della figlia biologica della sua compagna. Una possibilità già prevista dalla legge, ma sinora mai applicata: la sentenza costituisce dunque una novità estremamente significativa. Tanto da far insorgere il mondo clericale. Ci si augura che la sentenza funga da apripista per la legge sulle unioni civili, annunciata da Renzi ormai mesi fa, ma per la quale non si è stato ancora presentato alcun progetto da parte dell’esecutivo.
Il governo ha deciso di non decidere nulla anche in merito alla fecondazione eterologa. O meglio, ha deciso di non emanare le linee guida e di lasciare che sia il parlamento a legiferare sulla base della sentenza della Corte Costituzionale del 9 aprile.
Vista la patologica lentezza delle Camera non si tratta ovviamente di una buona notizia. Lo sono, tuttavia, molte reazioni a questa (non) decisione. I giudici della Consulta hanno infatti immediatamente smentito il governo, facendo sapere che la sentenza è già pienamente esecutiva e che non esiste dunque alcun vuoto normativo.
La Regione Toscana (e altre la stanno seguendo) ha adottato una delibera grazie alla quale l’accesso all’eterologa è stato disciplinato nei centri pubblici, privati e convenzionati. Il Presidente Enrico Rossi è stato perentorio: “Il ministro non ci fermerà, accoglieremo anche chi viene dal resto d’Italia”. E che non vi sia alcun vuoto normativo è già stato confermato anche in sede giuridica: il Tribunale di Bologna ha infatti autorizzato due coppie a procedere immediatamente. Per il governo si tratta di tre grossi smacchi.
L’esecutivo continua purtroppo a ondeggiare tra stop clericali e (timidi) provvedimenti laici. Uno di questi è rappresentato dal provvedimento con cui si sono semplificati i procedimenti di separazione e divorzio, con la possibilità di negoziazione assistita da parte di un avvocato o di utilizzare l’ufficiale dello stato civile del Comune. La legge per la riduzione della tempistica, dopo l’approvazione da parte della Camera, è intanto arrivata al Senato per la discussione, che dovrebbe cominciare nelle prossime settimane. Il “divorzio breve” è una delle cinque leggi laiche chieste dalla petizione Uaar, che nel frattempo ha raggiunto e superato le settemila sottoscrizioni. Nel mese di agosto anche Giuseppe Civati del Pd si è detto d’accordo.
Segnaliamo infine l’attivazione del registro dei testamenti biologici a Napoli (primo iscritto il sindaco Luigi de Magistris) e una notizia che ha dell’incredibile proveniente da Latina: il Comune ha deciso che comincerà a far pagare alle parrocchie le bollette dell’energia elettrica, di cui ha sostenuto a oggi l’onere. Di incredibile c’è che di un privilegio così palesemente ingiustificato si sia saputo qualcosa soltanto ora: non ne eravamo a conoscenza, nemmeno in altri Comuni. Se invece sussiste presso altre realtà in cui persiste non esitate a farcelo sapere: saremo lieti di dar notizia del suo venir meno in una delle prossime “Buone novelle laiche”.