Brunetta: "Ce la farò, sono iperattivo e iperbravo". Modesto no, sembra di capire

par Filippo Cusumano
venerdì 12 febbraio 2010

Penso che ricoprire due incarichi contemporaneamente sia il modo migliore per svolgerli male entrambi.

Se poi questi lavori sono impegnativi e sono addiruttura 3 ( membro del parlamento, ministro, sindaco di una grande città) resto ancora più perplesso.

Il ministro Brunetta, che si è candidato a fare il sindaco di Venezia, minimizza le obiezioni che gli vengono mosse.

"A chi mi chiama sindaco del week end - dice - suggerirei di dotarsi di altri argomenti per contrastarmi in campagna elettorale. Io sono iperattivo e anche iperbravo. D’altronde il contrario cos’è? Moscio: ed io non potrei mai esserlo. Questa città ha bisogno di un sindaco Ministro perché, contemporaneamente si aiuta il territorio e si è direttamente nella stanza dei bottoni’’.

Considero deboli entrambe le motivazioni.

Può anche darsi che il ministro sia, come sostiene, "iperattivo e iperbravo" , ma non ha ancora, purtroppo, il dono dell’ubiquità: lui stesso ha detto che potrà dedicare al comune solo tre giorni a settimana: sabato, domenica e lunedì. Poco per una città grande e con problemi complessi come Venezia.

E’ poi possibile che le "raccomandazioni" di Brunetta possano far arrivare più risorse alla città.

Ma cosa vuol dire questo? Che il Governo opererà bene per Venezia solo se il sindaco della città è uno dei suoi membri? Certo siamo il paese delle vie traverse che funzionano sempre meglio di quelle maestre....

Nel frattempo sulla pretesa del Ministro di "piazzare il sedere in due sedie" (EL CUEO SU DO’ CADREGHE) si esercita il sarcasmo di alcuni veneziani, come dimostrano i commenti ad alcuni dei cartelli elettorali del ministro, dei quali è stata tappezzata la città.


 

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