Brindisi: esplode una bomba davanti ad una scuola. Una studentessa morta e diversi feriti

par Notte Criminale
sabato 19 maggio 2012

Sarebbero 2 gli ordigni esplosi questa mattina davanti all'Istituto professionale 'Morvillo Falcone' di Brindisi. Non erano nascosti in un cassonetto, come precedentemente detto, ma si trovavano proprio sul muretto, anche se le notizie sono blindate o comunque ancora incerte. Nessuno riesce a spiegarsi l’atto. 

Mentre Cataldo Motta, della DDA di Lecce, sta arrivando sul luogo del delitto insieme ai dirigenti dello SCO, molte le ipotesi, molte le coincidenze, come afferma il sindaco della città. Una tra tutte è quella del nome dell’istituto “Morvillo Falcone”, per i quali si sta avvicinando il ventennale della strage, il 23 maggio 1992,che li fece tacere per sempre. 

L'esplosione è avvenuta in via Galanti, non lontano dal tribunale e, oggi a Brindisi è atteso l'arrivo della Carovana antimafia. Simbolismi agghiaccianti che potrebbero aver animato la mente perversa di chi ha orchestrato l'attentato. Eppure adesso, mentre i genitori accorsi sono distrutti come i ragazzi dai volti rigati dalle lacrime e gli occhi pieni di disperazione, tristezza e speranza si mescolano sul luogo del delitto. 


Tristezza perché s’è appreso che una ragazza di soli 16 anni non ce l’ha fatta. Speranza, per l’altra studentessa che sta lottando tra la vita e la morte dopo aver subito un delicatissimo intervento per le gravi ustioni riportate. Uniti a dolore dei familiari tutti quelli che hanno appreso o apprendono adesso la notizia. 

L'ex ministro della Pubblica istruzione, Beppe Fioroni, sollecita «una risposta coesa nella lotta al terrore» dopo «l'atto ignobile» compiuto alla scuola di Brindisi. «Lascia sconcertati e profondamente addolorati - ha detto Fioroni - il gravissimo attentato davanti l'Istituto professionale Morvillo-Falcone a Brindisi. Più studenti feriti, una morta e una in gravi condizioni». 

«Colpire gli studenti e la scuola - ha proseguito l'ex ministro - è un atto ignobile, vergognoso, contro il quale occorre una straordinaria risposta coesa nella lotta al terrore. Occorre una indignazione delle coscienze che parta dai nostri giovani e dalla scuola italiana, che nei momenti difficili hanno sempre rappresentato il cemento di unità del Paese, una risposta che richiami tutti al fatto che nel dramma della crisi economica c'è posto per la speranza e non ce ne è alcuno per la violenza e il terrore che verranno rapidamente repressi e fermati». 

E nel frattempo è stato rinviato l'incontro previsto per questa mattina alle 11 alla prefettura di Caserta tra il prefetto Carmela Pagano, il Vice Capo della Polizia di Stato Francesco Cirillo e i vertici provinciali dell'autorità giudiziaria e delle Forze dell'ordine. Ne dà notizia l'ufficio di gabinetto del Palazzo del Governo: l'alto funzionario della Polizia, è stato reso noto, si è infatti recato in Puglia per seguire da vicino la drammatica situazione. Il summit era stato organizzato per dare l'avvio al progetto 'Ma.Cr.O.' promosso dal ministero dell'Interno nel quadro dell'attività di contrasto alla criminalità organizzata.


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