Bottino: basta la parola!

par Maria Rosa Panté
lunedì 11 aprile 2011

L'onorevole leghista Buonanno, che è anche sindaco di Varallo Sesia e vicesindaco di Borgosesia, è il primo firmatario di una interessante proposta di legge.

Vuol tassare dell'1% le rimesse degli immigrati non comunitari. Cioè vuol tassare i soldi che queste persone inviano nei loro paesi d'origine, il “bottino” raccolto in questo modo dovrebbe essere devoluto alle associazioni di volontariato.

Questa proposta appare a occhi più avveduti come demagogica e propagandistica in vista delle elezioni amministrative per la Provincia di Vercelli perché unisce due temi politicamente vincenti: tasse e immigrati; considerato che tale proposta è stata preparata da una serie continua di interventi molto negativi contro gli stranieri (non tutti per carità); vorrei dire perché comunque la proposta è, a mio avviso, ingiusta e persino antieconomica. Addirittura potrebbe andare contro alcuni cardini della stessa Lega!

È ingiusta perché:

È inoltre antieconomica infatti, se uno dei cardini della Lega è “aiutarli a casa loro” (slogan che è secondo solo all'ormai famoso “fora d'i ball”), perché preoccuparsi se a casa loro questi magari mettono su qualche impresa, vivono meglio e dunque poi decidono di tornare in patria? Non è questo lo scopo della Lega, liberare l'Italia dagli immigrati? Se li si ostacola, invece di aiutarli a casa loro, quelli resteranno sempre qui: il ragionamento fila liscio no?

In un'intervista il grande scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun ha proprio detto che, se nei loro paesi, queste persone avranno democrazia e un po' di benessere (quindi di opportunità di lavoro e di crescita), non emigreranno più e l'Italia sarà più vecchia, meno popolosa, più povera, ma salva!

La proposta può accogliere solo consensi miopi; chi guarda lontano non può prenderla in considerazione. E poi siamo sicuri che associazioni serie di volontariato vogliano soldi ricavati da un provvedimento ingiusto?


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