Boston: le teorie del complotto sull’attentato

par Paolo Monarca
martedì 16 aprile 2013

Come sempre accade in occasione di tragedie dal forte impatto mediatico, subito si fanno strada le teorie cospirazioniste. A distanza di 24 ore dalla serie di esplosioni che hanno violentemente cambiato il corso della maratona di Boston, ecco alcune delle ipotesi di complotto più popolari:

1) La pagina FacebookI nostri pensieri e le nostre preghiere vanno a tutti quelli coinvolti nelle esplosioni di Boston" risulta creata prima dello svolgersi degli eventi. Subito le insinuazioni: c'era chi già sapeva? Tutto era stato pianificato con cura in ogni dettaglio?

Nel forum Metabunk.org se ne dà una spiegazione di tutta evidenza: per crearla, è bastato cambiare il nome ad una pagina già esistente.

2) Secondo Dan Bidondi di InfoWar, le esplosioni sono state un'operazione pianificata a tavolino dal governo americano per infondere nei cittadini un senso di insicurezza e spingerli quindi ad arruolarsi in maggior numero. Il giornalista Bidondi, ponendo il quesito al governatore del Massachussets Deval Patrick durante la conferenza organizzata subito dopo l'attentato, gli ha chiesto se l'accaduto non fosse per caso un altro "diversivo" messo in atto dal governo per "manipolare" i diritti dei cittadini. Il politico ha liquidato la provocazione con un semplice “no”.


3) Circolano le immagini di un uomo, presente alla maratona e gravemente ferito alla gamba a causa dello scoppio: su Facebook un montaggio di foto insinua che in realtà l'uomo avesse perso l'arto inferiore già qualche tempo prima in Iraq, e abbia inscenato una recita fingendo di aver subito la mutilazione il giorno stesso.

4) La quarta, e più diffusa teoria è quella dell'uomo sul tetto: alcune immagini mostrano infatti una figura umana non identificabile che da un palazzo posto accanto alla linea di traguardo osserva gli eventi sottostanti. I complotti si sono sprecati: qual era la missione della misteriosa presenza?

Ironica, una vignetta che circola su Facebook butta lì: “E se l'uomo sul tetto stesse semplicemente seguendo la gara?”


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