Bossi Jr. candidato dalla Lega in Lombardia

par Rita Pasci
martedì 2 febbraio 2010

La notizia è ufficiale: la Lega ha candidato consigliere in Lombardia Renzo Bossi, secondogenito del leader del Carroccio, già finito sulle cronache per le sue bocciature alla maturità e per il gioco su Facebook "Rimbalza il clandestino" che si diceva creato da lui.

Renzo Bossi, figlio di Umberto, candidato a Brescia come consigliere, ovviamente dalla Lega, sembrerà certamente ai più nient’altro che il protagonista dell’ultimo di molti casi di nepotismo, che specialmente nel nostro Paese abbondano. Ma a frenare subito le malelingue interviene il viceministro delle infrastrutture Roberto Castelli: "Niente a che vedere con altre candidature di figli, mogli o parenti vari che sono stati inseriti in liste bloccate, con la certezza di essere eletti. Il figlio di Umberto Bossi dovrà affrontare la campagna elettorale e ottenere le preferenze sufficienti. Credo che sia, per un ragazzo di ventun anni, un atto di coraggio di fronte al quale mi tolgo tanto di cappello".
 
La dichiarazione di Castelli sottolinea la smentita già fatta dalla Lega ("Le solite calunnie contro il povero Renzo, messe in giro per attaccare Umberto") riguardo alle voci che vedevano il giovane Bossi inserito nel cosiddetto "listino bloccato" di Roberto Formigoni, che gli avrebbe assicurato un posto sicuro in Giunta, a quanto si diceva come assessore allo Sport. Sempre secondo Castelli: "Non è stato inserito nel listino bloccato, dovrà mettere tutta la sua forza".
 
Il ventiduenne Renzo era già stato protagonista di smentite riguardo alla sua presunta creazione del gioco su Facebook "Rimbalza il clandestino", che gli aveva procurato una denuncia dell’Arci per istigazione all’odio razziale. Al padre Umberto il compito di difenderlo: "È stato accusato di aver creato il gioco ma lui non c’entra, era in Francia". E poi la smentita sul presunto incarico affidatogli in un consiglio d’amministrazione per l’Expo di Milano, che gli avrebbe fruttato ben 12.000 euro al mese.
 
Il figlio del Senatur era poi finito sui giornali anche per i suoi insuccessi in campo scolastico (è riuscito a superare l’esame di maturità infatti solo al quarto tentativo). Renzo è inoltre team manager della nazionale padana di calcio con la quale ha partecipato, l’estate scorsa, al Campionato mondiale delle nazioni non riconosciute.
 
Ora saranno da verificare le sue competenze politiche nel corso della campagna elettorale, e si vedrà soprattutto se Bossi Junior sarà in grado di conquistarsi la fiducia dei bresciani e farsi votare. Vedremo se smentirà le parole pronunciate qualche anno fa da papà Umberto, che così l’aveva presentato al popolo della Lega: "Mio figlio un delfino? Per il momento è soltanto una trota".

Leggi l'articolo completo e i commenti