Boris: Ninni Bruschetta ci racconta il suo Duccio Patané
par Fabio Barbera
martedì 5 aprile 2011
Dopo tre serie su Sky, con cui il team capitanato da René Ferretti (Francesco Pannofino) ha preso in giro il mondo della fiction, adesso Boris sbarca al Cinema con un film che ha tutte le premesse per fare un terremoto satirico (il servizio anche qui su AgoraVox). Ne parliamo con Ninni Bruschetta, l’attore che impersona la parte del particolare direttore della fotografia Duccio Patané.
Ninni Bruschetta, siciliano di origine, è un regista teatrale, sceneggiatore ed attore versatile e poliedrico lo abbiamo imparato a conoscere con Boris, ma anche in fiction tv Paolo Borsellino, Il Generale Dalla Chiesa, Aldo Moro, il presidente, Don Matteo e Distretto di Polizia e in film per il cinema come La vita che vorrei, Il giudice ragazzino, L'uomo in più, Mio fratello è figlio unico, I cento passi, Perduto Amor di Franco Battiato. Adesso ci racconta il cinema che prende in giro il Cinema grazie a Boris, in questa intervista esclusiva per AgoraVox.
Un successo enorme della serie vi porta al Cinema, si aspettava un movimento così enorme di fan, curiosi, simpatizzanti e sostenitori?
No, assolutamente, almeno in queste dimensioni… quando abbiamo iniziato sembrava che il pubblico fosse molto limitato dal canale satellitare, poi la rete ha fatto il resto…
Qual è la forza di Boris, da che dipende secondo lei il tam tam e l’enorme successo che vi ha coinvolto nonostante la serie andasse in onda sulla pay tv (prima Fox poi FX su Sky)?
La forza di Boris è la scrittura innanzitutto. Poi tutto il resto, la regia, la produzione i tecnici fino a noi attori. Nonostante l’ambito ristretto al mondo della televisione e ora del cinema, Boris racconta cose comuni, disagio sociale e un paese allo sbando, soprattutto dal punto di vista intellettuale.
Facciamo il punto della situazione per offrire ai lettori di AgoraVox un trailer di ciò che si consumerà sul grande schermo. La scalcinata ma entusiasmante troupe di "Gli Occhi del Cuore" capitanata da René Ferretti è alle prese con una nuova fiction intitolata "Il Giovane Ratzinger”. Il regista sente che ha superato i limiti di sopportazione, abbandona la fiction per darsi al Cinema e tentare di alzare il livello, poi? Cosa succede negli ambienti nuovi che si trova a frequentare?
Beh questo non te lo dico, sennò dovrei raccontare tutto il film… Direi, genericamente, che non succede niente di nuovo. Cambia l’ambiente, ma, come si suol dire, “la musica è sempre la stessa”… ipocrisia, raccomandazioni, ignoranza, incompetenza ecc…
Che atmosfera si respira sul set di Boris?
Non si vede? Ci divertiamo molto, ma lavoriamo sodo.
L’uscita del film è stata programmata per il primo aprile. Una sorta di pesce d’aprile dove il pesce però in questo caso è Boris. Scelta casuale o c’è qualche retroscena inerente alla data di diffusione?
Mi chiedi una cosa di cui gli attori sanno poco o niente. Io, in particolare, penso che il nostro lavoro finisca quando è finito il film. Queste decisioni competono alla produzione e alla distribuzione.
Il suo personaggio – Duccio Patané – è un direttore della fotografia con qualche problema, ce lo racconta?
Duccio doveva essere un bravo direttore della fotografia, un tempo. Poi si è fatto travolgere da un mondo ostile e soprattutto da se stesso. So che fa molto ridere, soprattutto perché è un drogato, ma è evidentemente un personaggio con uno sfondo tragico. Non ha amici, non ha un passato, né tanto meno un futuro. Forse neanche un presente…
Ci sarà una quarta serie per Boris in tv?
Credo di no e mi sembra giusto. E’ triste vedere i grandi campioni che finiscono la carriera in serie B… preferisco chi si ritiri all’apice del suo successo o almeno della sua “forma”, no?
Prossimi appuntamenti teatrali o cinematografici che la riguardano?
L’11 Aprile esce in tv La Donna della Domenica, di Giulio Base, in cui recito con Giampaolo Morelli. In tv devono ancora uscire La fuga di Teresa di Margareth Von Trotta e Il segreto dell’acqua di Renato de Maria. Al cinema Senza Arte né Parte di Giovanni Albanese, con Salemme e Battiston. A maggio debutta in Sicilia Lavori in Corso di Claudio Fava, con la mia regia. Saremo anche a Trieste e a Roma, a Giugno al Teatro India. Al momento sto girando Distretto di Polizia, dove interpreto un vicequestore della mobile.
Dove trovarla sul web?
Sono su facebook!
Un saluto dalla redazione di AgoraVox, da sempre sostenitrice di Boris, e dai lettori!
Ciao a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!