Bocciato il Lodo Alfano: uno spiraglio di luce nella nebbia del regime

par crazyhorse70
venerdì 9 ottobre 2009

Finalmente una buona notizia. Cosa succederà? Non è una rivoluzione, solo una buona notizia sullo stato di salute delle istituzioni di garanzia. Ed un’altra piccola crepa al disegno piduista del satrapo malato, uno spiraglio nella nebbia, un po’ d’aria fresca nel miasma berlusconico. Forse qualche giudice indeciso ha visto martedì a Ballarò la straordinaria performance di Rodotà?

Il Lodo Alfano è illegittimo. Così si sono pronunciati i 15 giudici della Corte Costituzionale. La legge che sospende i processi delle quattro più alte cariche dello Stato (i presidenti della Repubblica, del Senato, della Camera e del Consiglio) è stata bocciata per violazione dell’articolo 138 della Costituzione, vale a dire l’obbligo di far ricorso a una legge costituzionale e non ordinaria, e per violazione dell’articolo 3, ovvero il principio di uguaglianza.

La decisione è stata presa a maggioranza (9 giudici contro 6) e avrà come effetto immediato la riapertura di due processi a carico del Premier Silvio Berlusconi: per corruzione in atti giudiziari dell’avvocato David Mills e per reati societari nella compravendita di diritti tv Mediaset.

Dopo gli aspetti tecnici della questione lodo Alfano qualche spunto politico.

Finalmente una buona notizia.

Cosa succederà? Non è una rivoluzione, solo una buona notizia sullo stato di salute delle istituzioni di garanzia. Ed un’altra piccola crepa al disegno piduista del satrapo malato, uno spiraglio nella nebbia, un pò d’aria fresca nel miasma berlusconico.

La gente per strada non sa molto della questione ed in questo senso Berlusconi ed i suoi soci in RAISET sono riusciti nel loro intento.

Come bene spiegava martedì sera il Prof. Rodotà a Ballarò – con la pacatezza e la precisione che gli sono congeniali – la gente riceve informazione quasi esclusivamente dai TG che come tutti sanno si son guardati bene da far capire qualsiasi cosa di quel che sta succedendo.

Pertanto l’opinione comune è refrattaria a percepire l’importanza delle questioni sul tappeto e pur non raggiungendo i livelli di consenso dei primi mesi del governo, Berlusconi mantiene la sua ferrea presa sulla parte meno sensibile ed informata della popolazione, che è divenuta nel corso degli anni, la maggior parte dei cittadini italiani.

Si può discutere sul perché ed il per come, ma è un fatto acquisito con il quale occorre fare i conti.

Né accadrà tanto spesso l’evenienza di poter sentir parlare una persona perbene e preparata come Rodotà (a cui nessun democratico ha pensato bene di dare qualche incarico di maggior responsabilità : forse perché farebbe sparire i nani e le ballerine che circolano anche a sinistra?), il quale in pochi minuti ha steso e poi sepolto i poveri scudi umani che si trovava di fronte, Bondi e Rossella, chiarendo con parole semplici e dirette di cosa veramente si sta discutendo in questi giorni.

Scudi umani, scudi fiscali e scudi penali, l’impresentabile maiale di Orwell più uguale degli altri, ha sempre bisogno di scudi, ma basterebbe soffiare via la nebbia dolciastra con cui ha avvolto l’Italia per vedere in faccia la misera realtà dell’Italia berlusconica…

Se tutti facessero il proprio dovere, senza addormentarsi causa nebbia, il pericoloso delinquente sarebbe spazzato via.

Nella Consulta, nonostante la presenza della scuola giuridica napoletana – la più sofisticata in punto di diritto ma non sempre la più coraggiosa - i fautori del bel compromesso napolitanico hanno avuto poca possibilità di manovra.

La pronuncia è chiara ed incontrovertibile, meglio delle mie previsioni notturne ed i suoi effetti sono la processabilità del Premier. Peraltro non tutti rammentano che Berlusconi sarà comunque “prescritto” ad aprile nel processo Mills…

Bravi i nostri guardiani della democrazia: altri peraltro non se ne vedono in giro, tutti ancora ipnotizzati dalle nebbie berlusconiche o indaffarati a rimirarsi l’ombelico.

Nel PD siamo al paradosso: Franceschini, che proviene dai cattolici sociali di Zaccagnini, fa il duro e puro infuocando il suo piccolo pezzetto di popolo mentre Bersani, di tradizione PC in salsa emiliana benigna e paccioccona, fa il prudentissmo realista e non smuove il sedere di un centimetro…

Eppure martedì sera Rodotà ha dimostrato che con calma e buon senso gli argomenti della destra delinquenziale che ci governa si smontano in pochi minuti: si vede che la Consulta ha visto Ballarò e gli indecisi si sono convinti!



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