Bling Ring, le ragazze incorreggibili di Sofia Coppola

par soloparolesparse
venerdì 4 ottobre 2013

Se c’è una cosa su cui non lesina Bling Ring è senz’altro la curiosità di farci sbirciare nelle case delle star americane (vogliamo dire starlette? O forse gossip star?). Quindi se siete appassionati (o invidiosi) del genere non perdete il film di Sofia Coppola.

Per il resto Bling Ring un po’ delude per la mancanza di ritmo e di una vera e propria narrazione della vicenda. La Coppola ci mostra case davvero impressionanti, piene zeppe di ancor più impressionanti quantità di scarpe, vestiti, gioielli e accessori di vestiario vario.

Ed è probabilmente questo il fulcro del film, visto che i protagonisti sono ossessionati da questo mondo, dagli oggetti che lo animano, al punto di non rendersi minimamente conto della gravità di quanto hanno compiuto, nemmeno una volta beccati, nemmeno una volta processati. Anche allora il loro obiettivo rimane la notorietà (questo è evidente) e la bella vita.

Trama in due parole: un gruppo di ragazzine minorenni (ed un ragazzo) controllano su internet i movimenti dei loro idoli ed approfittano delle loro assenze per introdursi nelle pazzesche ville che abitano, da cui portano via vestiti, scarpe e soldi.

Ma i loro non sono veri furti (quantomeno non nella loro mente) al punto che se ne vantano con gli amici e pubblicano continuamente su Facebook foto col bottino, addirittura nei luoghi dei furti. Difficili colpevolizzarli per i furti, più logico farlo per la deviazione dei loro sogni.

Il film è moscetto, manca di ritmo, ma ci regala una Emma Watson finalmente sexy (ma Claire Julien non è da meno) ed alcune soluzioni interessanti. Penso ad una lunga sequenza con una casa completamente in vetro inquadrata interamente con camera fissa e i ragazzi che si muovono al loro interno.

Tutto l’insieme assume contorni più inquietanti sulla lucidità dei protagonisti se pensiamo che di storia vera si tratta e fa un po’ riflettere sulle ambizioni dei giovani americani (ma così scado nel banale e nel generico). 

Mi rimane una riflessione su come Sofia Coppola si crogioli in tutto il lusso che ci mostra, e non è chiaro se lo condanni o ci si diverta.


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