BlackBerry nella bufera: tre giorni di disservizi

par 0punto2
mercoledì 12 ottobre 2011

Da tre giorni ormai, gli Utenti BlackBerry di mezzo mondo soffrono di gravi disservizi riguardanti la messaggistica e il traffico dati sui loro dispositivi. In un primo momento la problematica era limitata a Europa, Africa e Medio oriente ma si è diffusa poi in altri Paesi come India, Brasile, Cile e Argentina. RIM aveva ieri annunciato di aver risolto il problema, ammettendo di aver avuto un guasto all’interno della sua infrastruttura che ha causato un accumulo di dati arretrati. La società canadese ha dovuto poi però prendere atto che i disservizi sono continuati e anzi, si sono estesi ad altre aree. RIM assicura di essere al lavoro per risolvere i problemi nel minor tempo possibile, ma i servizi funzionano a singhiozzo e gli Utenti sono ormai esasperati.

L’ultimo serio problema tecnico che aveva colpito BlackBerry risale a due anni fa. Il guasto aveva però coinvolto unicamente il mercato USA, che nel caso attuale invece non è stato colpito. Il danno d’immagine per BlackBerry, già in calo nelle quote di mercato rispetto alla concorrenza è incalcolabile e per di più arriva a pochi giorni dal lancio dell’iPhone 4S, nuova versione dello smartphone Apple.

Negli USA BlackBerry, secondo un calcolo di Asymco, ha perso lo scorso anno 4.3 milioni di Utenti. RIM ha cercato di bilanciare questa emorragia puntando sul mercato europeo e su altre regioni, in particolare l’India. Ma i prezzi degli smartphone Blackberry sono poco competitivi rispetto a quelli Android e ciò frena il decollo delle vendite, anche se nel corso dell’ultimo quarto le vendite in Europa sono leggermente cresciute rispetto al trimestre precedente. Il lancio del tablet PlayBook non ha dato invece i risultati sperati. Le vendite sono state di 500 mila esemplari nell’arco di tre mesi e sono scese a 200 mila nel trimestre successivo. Gli ultimi dati finanziari globali di RIM non sono incoraggianti: la società canadese ha visto scendere gli incassi del 10% e i profitti del 60% su base annua.


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