Black Bloc e giornalismo ignorante
par Mazzetta
mercoledì 15 dicembre 2010
A seguire la fiducia a Berlusconi, Roma ha vissuto episodi di guerriglia urbana, con numerosi manifestanti che hanno attaccato le forze dell'ordine per penetrare all'interno della "zona rossa" vietata ai cortei.
Il fatto che quelli del Black Bloc agissero vestiti di nero e a viso scoperto per rendere i suoi partecipanti meno identificabili non significa ovviamente che chiunque si travisi in maniera simile appartenga a un Blocco Nero. Ma per i nostri giornalisti e politici il tempo si è fermato a quando il governo riuscì a indirizzare lo sdegno pubblico sui Black Bloc visti in azione a Genova. Un punto assunto anche dall'opposizione, che infatti nemmeno dopo le pesantissime condanne rimediate dai funzionari impegnati nella "macelleria messicana" è riuscita a indossare i panni di difensore della legalità democratica e repubblicana.
Così ancora oggi molti la menano con i Black Bloc che non esistono più da anni, ma che fanno sempre la loro porca figura con chi osserva esclusivamente dalla finestra televisiva e magari non ha nemmeno avuto notizia delle condanne per i fatti di Genova, ai quali non è stato dedicato nemmeno un misero dibattito rissoso nelle apposite arene serali. La memoria dei Black Bloc invece non muore mai, tanto il giornalista può contare sul fatto che da sempre chi s'impegna nella violenza di piazza si travisa e difficilmente si presenta abbigliato in colori sgargianti. Sono Black Bloc, sono il male, la parte oscura della società, la matrice del disordine e dell'anarchia, il rifiuto del confronto democratico e via delirando.
Non si è visto nessuno Blocco Nero a Roma e non era un Blocco Nero nemmeno quello dei fascisti che hanno allietato alcuni dopo-partita delle squadre romani negli anni scorsi. Non esiste nessun Blocco Nero. C'erano manifestanti, ci sono state violenze, ma niente Black Bloc, i giornalisti dovranno fare la fatica d'indagare chi fosse questa gente e di capirne le ragioni, se ne avranno voglia, ma intanto possiamo star sicuri che chi parla di Black Bloc è uno scarso, nella migliore delle ipotesi. E a conforto c'è anche un'altra evidenza: non sanno nemmeno scriverlo. Ad esempio l'ANSA scrive Black Blok, mentre il QI e l'Unione Sarda abbondano con Black Block Oggi Berlusconi ha stuprato per l'ennesima volta la nostra fragile democrazia e come al solito non ha usato nemmeno il preservativo, mandando a schermi unificati la corruzione di alcuni deputati dell'opposizione. Che in una situazione del genere molti evochino i Black Bloc, rende perfettamente la misura del disastro morale e culturale che ha investito questo paese. Attenti ai Black Bloc, mi raccomando.