Bitch Slap: un exploitation oltremodo trash

par Angelo Cerciello
martedì 9 giugno 2015

Bitch Slap è un film exploitation del 2009 di Rick Jacobson. Come in tutti i film del genere exploitation sesso e violenza sono predominanti accanto al carattere talvolta bizzarro sia di situazioni, di armi, di atteggiamenti etc.

Siamo in un deserto con tre donne: una spogliarellista, Trixie, una psicopatica, Camero e un agente segreto, Hel. Le tre donne sono in cerca di ingenti ricchezze di un certo Pinky, un guerriero armato di spada che semina il terrore per la sua brutalità ed efferatezza nell’uccidere le persone, un killer spietato senza anima.

Le ragazze hanno in ostaggio un gangster di nome Gage e lo torturano per fargli dire dove sono le ricchezze di Pinky. Le ragazze non riescono ad ottenere niente da Gage e per giunta Camero lo uccide presa da uno dei suoi soliti raptus di follia. Nel frattempo arriva l’agente Fuchs e le donne devono nascondere l’accaduto. Successivamente arrivano Hot Wire e la sua ragazza Kinki che ingaggiano una lotta senza esclusione di colpi con le ragazze. A mettere fine a tutto ciò è Hel con una gigantesca arma da fuoco. Le ragazze poi trovano sia dei diamanti, la spada di Kinky e un’arma costituita da nano-macchine. Intanto l’agente Fuchs rivela a Trixie di conoscerla come spogliarellista già da tempo ed è per questo che egli è tornato dopo essersene andato facendo finta di aver creduto alle storie raccontate dalle ragazze.

Mentre il film scorre nel presente ci sono continui flash-back che rimandano al passato delle tre ragazze col fine di raccontare meglio tutta la vicenda di cui il film parla. Dopo c’è uno scontro violento tra Hel e Camero e Camero sembra aver avuto la meglio ma l’agente Fuchs la uccide colpendola con un’arma da fuoco da dietro. A questo punto Trixie rivela la sua vera identità: la ragazza in realtà è Pinky, il furioso omicida armato di spada. La ragazza poi dice di aver organizzato tutto quanto per recuperare l’antica spada che Gage le aveva rubato sei mesi prima.

Il film sembra davvero un fumetto e la realtà che descrive è una storia quantomeno assurda e paradossale. Le tre ragazze, inoltre, si muovono come spogliarelliste e fanno il bagno con l’acqua come ad un premio per “maglietta bagnata” più sexy. Il film pone l’immagine come predominante, un film che sembra una continua esibizione di poster da fumetto o di poster sexy di donne accattivanti e attraenti. Un film che implica puro intrattenimento, un film che contiene cultura avant-pop all’inizio, un film che si caratterizza per un uso smodato uso dell’apparenza.

Nel film è presente una parodia e allo stesso tempo un’esaltazione di eroine da fumetto o da videogame: le tre ragazze ricoprono il loro ruolo di protagoniste della storia come fosse un gioco, un gioco che uccide tante persone con unafollia atroce e senza senso. Il film è anche un degno rappresentante del generegangsta-movie con un trama che intreccia le vite di vari personaggi dediti alla malavita.

Il film si ispira sicuramente ad un cult movie del passato, Faster, Pussycat! Kill! Kill! del 1965, film anche esso con tre ragazze come protagoniste. Il film di Rick Jacobson non pretende di essere preso sul serio ma rappresenta un film di intrattenimento, di violenza, di splatter e di erotismo, un film tipico del genere exploitation come già detto, un film dove le azioni criminali sono compiute con una tale naturalezza da sembrare surreali e non concepibili da una mente sana ed equilibrata. Il fascino di un film del genere risiede nella plasticità dei personaggi che mancano del tutto di spessore psicologico. Trixie-Pinky ha sterminato tutti sul campo di battaglia, un campo di battaglia di violenza indicibile, di fuoco, di fiamme, un vero inferno insomma. Ella è un personaggio infernale in un mondo di persone dedite alla perdizione e al peccato.


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