Bertinotti invecchia male, da Rifondazione a Comunione e Liberazione

par Paolo Borrello
venerdì 22 aprile 2016

Mi sembra ormai chiaro. Fausto Bertinotti, l’ex segretario di Rifondazione Comunista, sta invecchiando male. Capita.

Per arrivare a questa conclusione è sufficiente leggere la recente intervista rilasciata a “Il Corriere della Sera”, nella quale Bertinotti evidenzia la sua vicinanza al movimento cattolico Comunione e Liberazione. Per la verità Bertinotti, la scorsa estate, era già intervenuto al meeting di Rimini e, in queste settimane, ha partecipato in diverse città alla presentazione del libro, “La bellezza disarmata”, del successore di don Giussani alla guida di Comunione e Liberazione, Julian Carròn.

Quali le risposte, nell’intervista citata, nelle quali Bertinotti manifesta il suo stretto rapporto con un movimento, come Comunione e Liberazione, che una volta, lo stesso Bertinotti, avrebbe senza dubbio considerato reazionario e di destra?

 

Il rapporto più stretto è nato con Comunione e Liberazione. Perché?

L’incontro è nato nel quadro della crisi di civiltà di cui ho detto, con una economia che spinge sempre più l’acceleratore sulla disumanizzazione del lavoro. Per uscirne serve un dialogo tra diverse fedi. Il problema della politica, se vogliamo vederla da questo versante, è che, distrutte le ideologie si è ritrovata depredata, priva di riferimenti. Il dialogo con chi ha una fede può essere la scintilla che ridà speranza.

Tra lei e Cl chi ha preso l’iniziativa?

Il primo contatto è avvenuto con i referenti di Cl di Sestri Levante, tre anni fa, per un dibattito estivo. Sembrava uno dei tanti incontri e invece….

E’ arrivato l’invito a Rimini.

Dove ho trovato molto di più e di diverso di quel che mi aspettavo. Anzitutto, il popolo. Ricordo che per Gramsci l’intellettuale può pensare di rappresentare il popolo solo se con questo vi è quella che lui chiamava “una connessione sentimentale”. Lì l’ho trovata.

E cosa altro l’ha colpita?

La capacità di prevedere il futuro. Valeva per don Giussani ieri (memorabile la sua denuncia della crisi del rapporto tra Chiesa e popolo pur quando le chiese erano piene) come per don Carròn oggi.

 

Qualcuno potrebbe sostenere che Bertinotti, con queste sue posizioni nei confronti di Comunione e Liberazione, può, eventualmente, fare male solo a stesso.

In passato, invece, i comportamenti e le decisioni di Bertinotti hanno gravemente danneggiato il centrosinistra, impedendo, oggettivamente, che tale schieramento politico potesse governare a lungo il nostro Paese. Tale considerazione mi sembra condivisibile.

Mi è sembrato, comunque, opportuno evidenziare le attuali posizioni di Bertinotti nei confronti di Cl, posizioni che indubbiamente stupiscono e che, personalmente, ritengo profondamente sbagliate.


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