Bersani, o la va o la spacca!

par Giacomo Nigro
venerdì 15 marzo 2013

In questi giorni il Segretario del PD si sta giocando la carriera politica.

Credo che sia oramai chiaro che, in attesa delle decisioni del Capo dello Stato, la patata bollente del futuro governo continui ad essere nelle mani di Pierluigi Bersani. Il segretario (al momento non dimissionario) del PD sta in equilibrio sopra la follia del risultato elettorale che è il combinato disposto dei suoi errori passati e recenti con la giusta protesta dell’elettorato che ha consegnato al M5S lo scettro della sua insoddisfazione. 

Intanto Bersani e lo stato maggiore del Pd sarebbero pronti ad una mossa di grande impatto: il via libera a votare un esponente del Movimento 5 Stelle per la presidenza di Montecitorio. E di questi segnali di disponibilità, pur sofferta, del Pd, uno dei più significativi sembra essere il passo indietro del candidato favorito dei Democratici, cioè Dario Franceschini, che ha fatto sapere di non voler assumere quel ruolo neanche nel caso che i grillini facessero marcia indietro rinunciando alla posizione. 

Al Senato, invece, la situazione è più complessa e dovrebbe portare, a votare un candidato del Pd alla presidenza; il nome più gettonato è quello di Anna Finocchiaro che potrebbe eventualmente ricevere un mandato esplorativo, come seconda carica dello Stato, per provare a formare un governo.

Pier Luigi Bersani è ora quindi tra incudine e martello dovendo decidere se concedere Montecitorio al M5S come cambiale in bianco per un tentativo di governo. Un rebus al quale Matteo Renzi guarda da fuori, pronto, in caso di fallimento di Bersani, a candidarsi alla premiership. 

L’incertezza regna quindi sovrana e Bersani rischia di perdere tutto in un colpo solo: governo e partito. Probabilmente la durata della legislatura non sarà quella naturale, questo è forse l’unico indicatore che fa pendere la bilancia del Pd verso le soluzioni prospettate, nonostante le perplessità di un largo fronte trasversale alle diverse anime interne.

Intanto Nichi Vendola tace in attesa di fatti, senza aver trascurato di inviare segnali politici a mezzo dell’operato rimpasto del Governo della Regione Puglia.

Non resta che aspettare il Presidente Napolitano che ci auguriamo concluda al meglio il suo mandato non privo di ombre lunghe.


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