Bersani corteggia M5S: niet!

par Dario Sabaghi
giovedì 28 marzo 2013

 

È toccato al M5S l'ultimo giorno delle consultazioni del Pd con gli altri partiti in relazione alla fiducia. L'incontro è avvenuto tra il segretario del PD Bersani e i capogruppo di Camera e Senato del M5S Roberta Lombardi e Vito Crimi e tema fondamentale della discussione è stato certamente il cambiamento.

La risposta della emergente forza politica che ha come suo promotore Beppe Grillo e che ha riscosso il 25,5% imponendosi come primo partito alle elezioni politiche del 2013, superando così dello 0,1% il PD (che però si è imposta come prima coalizione con un 29,5%) è stato un No! deciso ma che va bene interpretato.

La serie di incontri tra Bersani e le forze politiche, avvenute su indicazione del Presidente della Repubblica Napolitano affinché si formi un nuovo Governo con a capo Bersani e che questi ottenga la fiducia parlamentare, ha portato ad un incontro-scontro tra quest'ultimo e i capogruppo di Camera e Senato del Movimento che, nonostante l'esposizione dei punti fondamentali su cui si dovrebbe incentrare l'operato del governo, continuano la loro politica anti-partitica e di non cooperazione con i partiti.

Se per il segretario del Pd provvedimenti urgenti e cruciali sono, tra le altre cose, una legge anti-corruzione, finanziamento del miro-credito, sviluppo della green economy, legge sul conflitto degli interessi e quelle concernenti i diritti sociali, nello specifico dei diritti degli omosessuali, nonché riforme economiche che riescano a ravvivare la economia italiana, i due portavoce del M5S, nonostante avallino molte delle suddette proposte, rimangono comunque scettici riguardo il ruolo del Pd nella persona di Bersani come guida di questo "cambiamento".

Infatti Roberta Lombardi, nell'aprire la trattativa della consultazione, riduce tutta la parabola programmatica del suo discorso a parole "da Ballarò" come parole trite e ritrite per anni, sempre uguali, sempre detti ad elettori disattenti o sordi. Il regimo politico che il M5S sembra seguire è quello di un netto "no" per quanto riguarda la fiducia.

Per il capogruppo al Senato Vito Crimi le proposte di Bersani sono però condivisibili ma la questione della fiducia si riduce ad un foglio bianco da riempire con delle "prove", prove che negli anni di Governo di sinistra non sono mai arrivate. Ne è un esempio la legge elettorale attualmente in vigore che, secondo Crimi, ma è palese un pò agli occhi di tutti, ha creato l'impasse dell'ingovernabilità del Paese e che non è mai stata voluta cambiare.

Quindi l'unica alternativa che i portavoce del M5S portano avanti è quella di un Governo del M5S o tutt'al più si potrebbe spalancare lo scenario di un Parlamento che lavori senza Governo. Tutto ciò è inaccettabile per Bersani che ricambia la battuta della Lombardi ricordando agli interlocutori di "non stare a Ballarò", e che "i primi mesi che verranno sono una roba seria". Ragazzi, ma stiamo scherzando?

Quindi l'unico punto in comune sembra essere solo il cambiamento del Paese e della politica, cambiamento come un concetto che ad oggi, avverte un Crimi sempre più preoccupato, non sta ancora nascendo, nemmeno nelle procedure parlamentari che stanno vivendo una situazione di stallo. La priorità, per Crimi deve essere l'inizio dei lavori parlamentari che, tra verie procedure e proroghe rimangono in una situazione di stallo.

Non è bastato il corteggiamento del segretario Pd a tranquillizzare gli animi grillini che, ancora una volta ripetono il loro dissenso alla fiducia del governo Bersani, il che rimetterebbe l'Italia in una nuova situazione di ingovernabilità se il Pd non riscuoterebbe una maggioranza che le possa garantire la fiducia. E se Bersani non otterrà la fiducia tanto agognata la situazione prospetterebbe una crisi sul piano politico e istituzionale molto grave. Il termine del mandato esplorativo affidato da Napolitano a Bersani si è concluso. Nel pomeriggio di giovedì 28 marzo il segretario della coalizione di sinistra salirà al Quirinale per riferire le posizioni dei vari attori politici.


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