Berlusconi si dimette. Un’ora di colloquio al Quirinale: "Lascio dopo legge di stabilità"

par Paolo Monarca
martedì 8 novembre 2011

19:50: Smentite le voci che affermavano le mancate dimissioni del Premier. L'agenzia Reuters, confermata da Corriere e Repubblica, ha scritto: "Quirinale. Berlusconi si dimetterà dopo l'approvazione della legge di stabilità". 

19:20: Giuliano Ferrara: "Premier incerto, non sa cosa fare". Renato Schifani: "Giornata stressante anche per me". 

18:38: Berlusconi lascia Palazzo Chigi per recarsi in Quirinale

18:20: Spread Btp-Bund chiusura record a 497 punti

18:05: Fonti della maggioranza annunciano: "Berlusconi da Napolitano per confronto, non per dimissioni"

17:50: Secondo fonti di Governo, Berlusconi si recherà dal Capo dello Stato alle 18:30

17.37: l'appunto con la parola "dimissioni"

 

17.31: Il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Olli Rehn dice che "la situazione economica e finanziaria dell'Italia è molto preoccupante". 

L'Agi dà conto di un bigliettino scritto da Berlusconi subito dopo la votazione sul rendiconto. Sul foglio sarebbe scritto: "308 (meno 8 traditori). E poi: 'Prendo atto'. Un appunto successivo recita: 'Presidente della Repubblica'. E infine: 'dimissioni'"

17.23: Continua a salire lo spread tra i BTP-Bund tedeschi. Il differenziale è a 495,4 punti per un rendimento del 6,75%.

17.15 Lupi: ''Oggi abbiamo approvato il Rendiconto e comunque è stato dimostrato che questa opposizione non è in grado di sfiduciare il governo. Ora dobbiamo verificare se esiste una maggioranza solida in grado di approvare i provvedimenti economici oppure, come hanno chiesto i cinque che oggi non sono venuti, se è possibile allargare la maggioranza con Berlusconi. Se non ci sono più i numeri l'unica strada è quella delle elezioni anticipate''.

Dai Twitter dei direttori dei maggiori quotidiani:

Ferruccio De Bortoli: #308 Berlusconi sembra intenzionato a resistere. E poi andare subito al voto.

Ezio Mauro: Si squarcia il velo, si torna alla realtà.

Mario Calabresi: Il governo ora può contare su 308 deputati, 8 meno della maggioranza. Al grande partito dei non votanti sono in 321: la nuova maggioranza

Peter GomezLa maggioranza non c'è più. Berlusconi apre la caccia ai traditori #laresadeiconti

17.00 Silvio Berlusconi è in riunione con il segretario Gianni Letta a Palazzo Chigi, raggiunti da poco dal ministro dell'Interno Roberto Maroni, quello della Semplificazione Roberto Calderoli e il segretario del Pdl Angelino Alfano

Trecentootto. E' contro questo numero che si scontra la nave della maggioranza. Approvato il rendiconto ma la maggioranza s'è sgretolata, non c'è più. Una notizia che tanto notizia non è, ma che oggi è stata vidimata alla Camera.

308 sì, 1 astenuto e 321 non votanti.

Dopo giorni di tira e molla, nave abbandonata, traditori da guardare negli occhi sono i numeri a parlare e chissà cosa starà pensando Berlusconi. Quelòlo che è certo è che il Premier è rimasto in aula attorniato da alcuni dei suoi a controllare i tabulati del voto

Nel frattempo è terminata una riunione tra il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ed i ministri Umberto Bossi, Giulio Tremonti e Roberto Maroni come dice l'Ansa.

La Borsa, intanto, risponde negativamente e lo Spread tra Btp e Bund vola a 490 mentre Piazza Affari rallenta.

Scontate le richieste di dimissioni da parte delle opposizioni.

Bersani dice che "Così non possiamo andare avanti" mentre Bocchino: "Berlusconi prenda atto che la maggioranza non esiste più. E' arrivato il momento per il presidente del Consiglio di salire al Colle per rassegnare le dimissioni e lasciare che il Paese si salvi con un governo di ricostruzione nazionale aperto a tutte le forze presenti in Parlamento, nessuno escluso".

La Russa si dice sicuro che il Premier salirà al Colle per parlare con Napolitano: "Credo che sicuramente il presidente Berlusconi parlerà con il presidente della Repubblica, Napolitano". 

Sono in 11 a non aver votato: Antonione, Fava, Malgieri (che si è scusato subito dopo il voto), Destro e Alfonso Papa (agli arresti). Anche i deputati del gruppo Misto Mannino, Pittelli, Sardelli, D’Alconteres e Versace non hanno votato il rendiconto. Il deputato Stradella si è invece astenuto.

"Se Atene piange, Sparta non ride. I numeri sono da esaminare e saranno valutati, ma certamente l'opposizione non ha numeri migliori" dice La Russa

E' chiaro ed evidente che c'è un problema di numeri, ora serve subito una riflessione per decidere sul da farsi. Lo avrebbe detto il premier Silvio Berlusconi parlando con alcuni parlamentari del Pdl prima di lasciare Montecitorio (via AdnKronos)


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