Berlusconi più filo-cattolico che mai

par UAAR - A ragion veduta
sabato 26 febbraio 2011

 

Prendendo la parola al congresso dei Cristiano-Riformisti (quelli che risposero con manifesti cattolici agli ateobus UAAR, cfr. Ultimissima del 29 gennaio 2011), il capo del governo Silvio Berlusconi è intervenuto a tutto campo, ma dedicando particolare attenzione ai temi prediletti dal mondo cattolico, come per esempio il sostegno alle scuole private: “”Libertà vuol dire avere la possibilità di educare i propri figli liberamente”, ha sostenuto il premier, “e liberamente vuol dire non essere costretti a mandarli in una scuola di Stato, dove ci sono degli insegnanti che vogliono inculcare principi che sono il contrario di quelli dei genitori”.

Con lui alla guida dell’esecutivo, ha garantito Berlusconi, “non ci sarà mai un’equiparazione tra matrimoni tradizionali e unioni gay, così come non ci saranno adozioni per genitori single”: temi di cui ha recentamente discusso con i vertici della Chiesa italiana.

Intervenendo invece al congresso del Partito Repubblicano, il primo ministro ha ringraziato la platea e si è prodotto in una battuta che aveva prudentemente evitato durante l’altra assise: “vi inviterei tutti al bunga bunga ma resterete delusi”.

Raffaele Carcano


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