Berlusconi nel panico. La paura dell’Auditel

par Francesco
lunedì 28 settembre 2009

Le notizie sui giornali, italiani e poi anche stranieri, non lo hanno spaventato più di tanto. L’inchiesta su Tarantini, Noemi, Patrizia D’Addario e tutto quello che è successo in questi ultimi mesi lo hanno infastidito e ha conseguentemente ordinato ai suoi fedeli scherani di attaccare chiunque, anche il moderatissimo Direttore dell’Avvenire. Ma solo ora Papi è davvero nel panico. La paura che lo attanaglia nasce dalla sensazione di essere stato abbandonato dal suo unico e vero Dio. L’Auditel

Ciò che ha veramente spaventato il Premier più di tutto quello che è accaduto in questi mesi, è vedere che Annozero ha radunato 5 milioni e mezzo di telespettatori mentre lui, nella passerella a Porta a Porta, ne ha fatti solo 3 milioni e rotti.

Nemmeno Don Matteo è riuscito a salvarlo da Santoro più di tanto, nonostante i buoni ascolti della fiction. Anche se da Vespa era solo lui a parlare, senza contraddittorio e senza opposizione, mentre tra gli ospiti di Annozero c’erano il fedele Belpietro, lo zelante Bocchino e il moderato Mentana, il fatto che Patrizia D’Addario, già intervistata da Sky e dalle televisioni di tutto il mondo libero, abbia parlato in prima serata, dev’essere stato un brutto colpo.

Ma non brutto quanto vedere i dati dell’Auditel. E così il "padrone di tutto" ha dato ordine ai più fedeli discepoli di agire contro la trasmissione che ha osato tanto. 
Da qui il delirio di Scajola, già Ministro dell’Interno ai tempi del G8 di Genova, già l’uomo che tolse la scorta a Biagi, già utilizzatore finale di voli Alitalia ad personam, che si scaglia scompostamente contro una trasmissione che ha portato un sacco di soldi alla televisione pubblica, ha un grande seguito di telespettatori e ospiti di tutte le parti e le opinioni politiche, anche quelle meno tollerabili e sensate.

E il sottoposto di Scajola, Romani, annuncia un’istruttoria contro Annozero "per controllare la corretta attuazione del contratto Rai e chiedere sanzioni all’Autorità garante delle comunicazioni".



E’ bello rileggere quest’ultima frase più volte, pensare allo stato della televisione italiana e ridere. O piangere. O entrambe le cose insieme. E’ il Governo del delirio libero. Ma la menzione di merito per la frase più delirante va alla ministra, non si sa bene perché tale ma possiamo immaginarlo, Mariastella Gelmini: "insultare il Premier equivale ad insultare tutti gli italiani". 

Nessuno ha insultato il Premier ad Annozero, ma questo è inutile dirlo. Loro lo sanno benissimo, cercano solo una scusa per attuare la censura e trasformare questo Paese in una dittatura di legge oltre che di fatto.

Ma ricordiamo, per amore di verità, che dire che Berlusconi è un utilizzatore finale di ragazze dalla negoziabile moralità, il corruttore di Mills per salvarsi dai processi, l’uomo che ha occupato la televisione italiana per usarla a suo piacere, l’ex datore di lavoro del mafioso Mangano ed ex membro di un’associazione eversiva denominata P2 di cui sta tentando di attuare il programma, non significa affatto insultarlo. 

E’ la pura e semplice verità stabilita da prove certe. L’insulto agli italiani è la sua permanenza al potere come Premier nonostante tutto questo. Almeno è un insulto per gli italiani a cui importa qualcosa delle sorti di questo paese. 


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