Berlusconi è un cattivo politico: ogni tanto dice la verità (come sulle tangenti all’estero)

par David Asìni
venerdì 15 febbraio 2013

L'ultima uscita di Mister B , tra l'apprezzabile slancio di verità e l'induzione al crimine: "Eni, Enel e Finmeccanica trattando con altri Paesi per vendere i loro prodotti devono adeguarsi alle condizioni di quei Paesi”.

L'uomo di Arcore, si sa, è soggetto particolare. Tanto diabolico da autoconvicersi delle assurdità più disparate, per rifilarle poi come verità divina, spinto da un'intima convinzione di autenticità. In questo complicato percorso, espressione forse della sua massima forza e debolezza, inciampa in pensieri che sono comuni a tutti, senza che nessuno altro si incarichi pero' di condividerne le ragioni e il senso.

Memorabile la sua uscita sui cassintegrati Fiat, cui consigliava di occupare il tempo con un lavoretto "non ufficiale". Apriti cielo: sindacati, giornali, opposizioni, uniti in una pioggia di critiche. Peccato che tutti, nessuno escluso, ad uno zio nella medesima situazione avrebbero dato lo stesso, identico, consiglio.

L'esternazione di ieri sulla necessità di adeguarsi alle condizioni dei paesi cui si vuole vendere un prodotto, ivi compreso alla procedura di pagare mazzette, ha provocato reazioni sdegnate da tutti i fronti. Il problema è che, oltre ogni ragionevole dubbio, tutti sanno che cosi vanno le cose all'estero qualche volta, e da noi quasi sempre. Lo scandalo quale sarebbe?

Aver riportato un pensiero largamente condiviso (e ancor di più adottato) è fatto assai meno grave della sua ripetuta, e metodica, applicazione. E poco importa che Mister B. lo abbia fatto in buona fede, o con intenti di craxiana memoria (nessuno si tiri fuori, o il tempo presto o tardi, si incaricherà di chiamarlo spergiuro); ha semplicemente attestato una situazione in essere. Per una volta, le sue convinzioni collimano perfettamente con la realtà dei fatti, e me lo rendono più agevole nell'ascolto di un Maroni o un Bersani qualsiasi che gridano allo scandalo. Fare gli gnorri, miei cari politici professionisti, conviene sempre.


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