Berlusconi e l’etica italiana

par edoardoravelli
mercoledì 26 novembre 2008

“Sono fiero di vivere in un paese dove il presidente del Consiglio può essere processato». Ehud Olmert, presidente del Consiglio d’Israele.

 

“Mi vergogno di vivere in un paese dove il presidente del Consiglio non può essere processato”.
Edoardo Ravelli, ex cittadino italiano

E’ sempre il ”presidente plurimputato” a dare il là all’immoralità nazionale. Ed ecco che il 4 ottobre - con la sfacciataggine ben nota - ha dichiarato: ”Dobbiamo assolutamente riportare l’etica nel mondo della finanza”.

Nel frattempo la figlia Barbara - in compagnia della madre Veronica Lario - partecipava come ospite d’onore al convegno sull’etica delle imprese in un’Università di Milano. Il padre - che tutti sanno come ha fatto i soldi - anche se tutti fanno finta di non sapere nulla - aveva lanciato il monito in mondovisione dal vertice europeo - facendo trasalire i suoi interlocutori.
 

Brown, Sarkozy, Merkel e gli altri, non si sarebbero mai immaginati di partecipare ad una farsa - per giunta nelle vesti di comprimari di un ”presidente plurimputato” - proprio nel momento in cui tentano di salvare il salvabile di questo capitalismo criminale, che continua ad esistere proprio in virtù della mancanza e di etica e di regole.

E a, tal proposito, fa ”tenerezza” - l’ex ”comunista” a capo della Repubblica che – solo dopo aver infangato il nome del socialismo - si è reso conto che non esistono regole nel capitalismo - da lui sempre perseguito - e che è necessario imporle (sic!!!).
 

Questa cacofonia del rinnegato sicuramente ha fatto sbellicare dalle risate il capostipite della ”libera iniziativa”, Adamo Smith alle parole dell’incompetente contemporaneo! Proprio lui che non ha avuto un minimo di dubbio prima di firmare le leggi per l’impunità del ”presidente plurimputato”, a processo proprio per gravi reati finanziari! Tant’è!!!

E’ proprio vero - a tal proposito - quello che sostiene Hofstadter, l’economista tedesco liberista nel suo ”Godel, Escher, Bach”: solo gli economisti ex di sinistra, credono ancora che il mercato sia infallibile. E, aggiungiamo noi, - anche se si tratta di incompetente e non proprio di economista -: ecco perchè è il Capo di Stato.

Da quel che si evince quindi, tutti quelli che non dovrebbero parlare di etica - giacchè conoscono l’etica probabilmente alla maniera di ”Romolo e Remolo" - ne parlano.


A cominciare dalla famiglia del "presidente plurimputato", provvisoriamente presidente del Consiglio della ex Repubblica Italiana - l’attuale Repubblica delle banane - unica ormai al mondo - dopo che perfino i thailandesi si sono ribellati cacciando il suo simile - che è ora ”ospite” di S.M.la Regina Elisabetta!

A proposito di familiari bisogna comunicare ai bananieri che la figlia del ”presidente plurimputato” fa parte di un ”cenacolo” di giovani ”imprenditori” e di "neoarricchiti” - come non si sa - o di politicanti, quali: il figlio del fascista La Russa, uno dei figli di Ligresti e tanti e tanti altri figli di papà - certamente tutti cattolicissimi come il ”presidente plurimputato” ed i suoi amici.

Questi figli ”pollastri” hanno indubbiamente imparato l’etica - tanto da poterla relazionare a noi miscredenti - quasi sicuramente dai propri padri.


La signora Barbara sicuramente ha imparato l’etica da suo padre che per non andare in galera si è costruito un partito, che è stato acclamato immediatamente da circa il 36,4% - e non come tutti spacciano come la maggioranza degli italiani - dei bananieri che sono peggio del capo, presidente del consiglio che ha bi sogno di leggi speciali e complici per impedire i processi a suo carico.
 

Chissà perché mai la signora Barbara e sua madre - anche lei al cenacolo - sanno cosa mai voglia significare ”etica”: bisogna ricordare loro che non è un nuovo giocatore del Milan - acquistato dal papà e dal marito - come il Lentini preso dal Torino. Bisogna spiegare loro che l’etica non ha nulla a che fare con la Banca Rasini - quella in cui tutti i milanesi che appoggiano il ”presidente plurimputato” - conoscevano bene come la ”banca degli spalloni”, attraverso cui portare in Svizzera i capitali da evadere e il cui direttore era il signor padre del ”presidente plurimputato”; ed era lo stesso direttore che riceveva Dell’Utri quando portava le valigiate di soldi da Palermo perché fossero riclicati in Svizzera e riportati a Milano per costruirvi Milano2.
 

E per il momento è meglio fermarci qui e parlare degli altri etici.


E parliamo del razzista condannato Bossi che - avendo un figlio negato non solo per gli studi - prima aggredisce i professori ”meridionali che l’hanno bocciato per ben due anni di seguito all’esame di ”immaturità” e poi lo fa promuovere tramite la banda del ”presidente plurimputato”: ecco questi potrebbe benissimo insegnare etica ai bananieri.

Così il figlio o la figlia di Fini - l’ex fascista - che pur sapendo che a Giannutri non si può effettuare la pesca subacquea, ci va a spese dei contribuenti e quando viene scoperto, candidamente dice: pagherò la contravvenzione! Potrà espletare la testimonianza  per l’etica in questa Repubblica delle banane.

O il figlio di La Russa, il cui padre è lo strenuo ”ragazzo di Salò” che ancora oggi sostiene di essere fascista e per questo è stato messo a Ministro della Difesa della Repubblica delle Banane. Il fascista può discettare - tra una spedizione punitiva e l’organizzazione di un omicidio di un poliziotto a piazza Tricolore a Milano - e al figlio avrà sicuramente insegnato come si pestano i comunisti, gli omosessuali e le razzacce minoritarie, sempre in nome dell’etica, ovviamente.

E che dire del figlio di Ligresti, il cui padre gli ha insegnato l’etica mentre era ospite delle carceri di Milano, perché aveva corrotto a destra e a manca - e sì ogni allusione non è casauale - scambiando per etica le frequentazioni delinquenziali con il delinquente prestato alla politica - il latitante Craxi - la cui figlia - anche lei ”eticissima” -, vorrebbe intitolare le strade della Repubblica delle Banane a suo padre: e perché non intitolarci un bel carcere dove era stato condannato definitivamente dalla legge dell’ex Repubblica Italiana e che non scontò mai, perché fuggito?


Ovviamente al cenacolo deve partecipare il già accennato Dell’Utri, e perché no Previti, Squillante, Pacifici e Metta e tutta la banda dei giudici ”bianconeri” condannati anche loro perché truccavano i processi. A chi? Non lo sapremo mai, giacchè nessuno lo vuol sapere, mentre tutti sanno che lo fecero in nome e per conto del ”presidente plurimputato”.

Certamente quegli ”onesti giudici” - al contrario dei beceri ”giudici comunisti”, cancro della repubblica - potranno finalmente amministrare il crimine nella Repubblica delle banane, sorta dalle ceneri della Repubblica Italiana, nata dalla resistenza!

Nella Repubblica delle Banane - dove il crimine è legge e la legge è invece un crimine - il Previti che era uno degli avvocati del ”presidente plurimputato”, potrà continuare ad amministrare il crimine senza paura dei giudici ”comunisti”.

D’altronde perché non invitare al cenacolo, anche Totò Riina, Bernando Provenzano, Licio Gelli - la mente dei delinquenti - e i loro amici, della mafia, che di etica - come di religione - se ne intendono e come!

D’altra parte se Dell’Utri portava alla Rasini le svaligiate di denaro sporco sicuramente era per l’etica di Palermo.

Certamente etica è la signora Carfagna - che solo in pochi sanno perché è diventata ministro - e la non conoscenza è solo per colpa dell’etica dell’autocensura della stampa italiana - che vuole eliminare le prostitute perché ha paura della "concorrenza sleale"; e bisogna pure capirla: già le sue colleghe televisive sono tante se ci mettiamo anche quelle della strada, dove andiamo a finire?


Ed anche Cicchitto il piduista, il labilnano, Brunetta con tutti i suoi colleghi ed anche la ”poveretta” Gelmini - che anche lei ben sa com’è diventata ministro - pur se i bananieri non lo sanno - e per diventare avvocato si è fatta mille e mille chilometri – come penitenza - da Milano in Calabria perché laggiù è ”più facile fare gli esami” (sono parole sue).
 

Ed allora perché scandalizzarsi se al TG2 nelle soprascritte delle ore 20,30 si scrive ”scienza” senza la i - ed altri orpelli grammaticali - giusto per far capire qual è il merito per il posto ottenuto!

Ma già che ci siamo al cenacolo si possono invitare in massa tutti i componenti e gli estimatori del governo Prodi che ci dicevano che in Afghanistan i soldati italiani erano per aprire le scuole, regalare i giocattoli ai bambini afghani e che appena arrivate le truppe cammellate del ”presidente plurimputato”, la missione in Afghanistan si è trasformatata - quasi di incanto - senza Bertinotti, Dilberto, che ancora non hanno capito perché non li hanno votati più - in una sporca guerra qual’è, chè perfino gli stessi criminali inglesi ne hanno schifo e sono sicuri che non la vinceranno mai, così come me sono convinti perfino i criminali della CIA!

Ma nella Repubblica Italiana l’etica è in tutti gli angoli, come ben sanno i carabinieri, la polizia, la Guardia di Finanza che quotidianamente scoprono a tambur battente migliaia e migliaia di truffe, di speculazioni, di ladrocini - e chi più ne ha più ne metta - che se andiamo a contare negli ultimi cinquanta anni i protagonisti - ci accorgeremmo che gli inquisiti si aggirerebbero all’incirca intorno ai 15 milioni 507 mila e rotti dei voti dei vincitori, senza contare i milioni di casi Del Turco e compagnia bella - che sarebbero gli oppositori!

D’altronde perché si dovrebbe chiamare ”Repubblica delle Banane” se non ci fossero tanti amanti delle banane?

Ma or ora abbiamo parlato dei discepoli - gli allievi - per cui è meglio ritornare ai proflessori di etica.

Tra costoro ci sarà sicuramente Colannino - che ha diviso la famiglia tra ”destra” e ”sinistra” - Tronchetti Provera - sempre smagliante in Tv - Geronzi - l’amico del ”presidente plurimputato” - che appena nominato in Medio Banca si è ritrovato con la ”sacra famiglia” alla vicepresidenza!

Ovviamente non stiamo a parlare del tracollo contemporaneo - che non è affatto solo finanziario - e giusto per ricordare agli smemorati - che si annidano anche nelle alte sfere della bananiera - che questo è il capitalismo di Adamo Smith e - al di là delle menzogne quotidiane - è l’inumana ridistribuzione delle ricchezze a beneficio dei pochi, che ha generato tutto ciò.


Anche gli smemorati possono insegnare l’etica - quella dell’occultamento, del parlare per non far capire nulla, della menzogna istituzionalizzata, anche se un quesito fondamentale manca: a chi vogliono costoro bananieri insegnare l’etica? A noi?


No grazie! Ne abbiamo già tanta di criminalità, affarismo ed indecenza che non abbiamo bisogno assolutamente della ”vostra etica”: serve solo a voi che non ne sentirete il puzzo fino a quando la storia tirerà lo sciacquone e vi seppellirà tutti - compresi i disinformatori di massa - mentre continuerete a blaterare: -……La Cina è brutta, sporca e cattiva…. l’orso russo va sconfitto… lo Zimbawe è una dittatura…e robacce del genere... mentre la vostra stessa merda vi ricoprirà del tutto insieme al criminale capitalismo, e finalmente l’umanità saprà risorgere con gli uomini e non con gli escrementi delle banane.
 

E l’etica italiana è anche quella dei ”liberi tutti” del”presidente plurimputato" che viene accolto con un’ola dai ”furbetti” delinquenti e così mai nessuno più potrà scoprire i loro maneggi, tanto più se andrà in porto il bavaglio alle intercettazioni ambientali telefoniche.
 

E non è immune dall’etica nessuno: a partire dalla neo-presidente di Confindustria - Emma Marcegaglia - il cui gruppo ha patteggiato una corruzione con una pena pecuniaria di 500 mila euro ed una multa per 500 mila euro più la confisca per una controllata - la NECCT Spa - per 11 mesi di reclusione per il vicepresidente Antonio Marcegaglia, fratello del Presidente di Confindutria. Il tutto perché la famiglia pagò nel 2003 una mazzetta ad Emipower per avere un appalto. Ma non c’è da preoccuparsi per gli ”etici nostrani" ci sta pensando il "presidente plurimputao” ad introdurre emendamenti alle leggi - come quello del salva Geronzi, Tanzi, Cragnotti - che per il momento è stato scoperto prima che l’approvassero e hanno fatto marcia indietro! Peccato per l’etica!
 

E che dire del Comitato antitrust - noto come Gcm - che nulla sa della ”fame di etica” che c’è in Italia tra la gente ”perbene”.
 

Parliamo ad esempio del nuovo piano -denominato FENICE— come se fosse un’araba fenice che risorge dalle proprie ceneri e che invece è stata costruita per celare la realtà dell’Alitalia che - mentre nella realtà è già con i conti in Tribunale Fallimen tare - viene spacciata come una nuova società - detta CAI -.
 

La vecchia Alitalia è stata divisa in due: i crediti sono stati praticamente “regalati” agli amici del ”presidente plurimputato”, mentre i debiti sono stati ”regalati” a noi cittadini. I crediti indovinate da chi sono stati valutati? In perfetta etica, da una società di proprietà di alcuni compratori!! E chi saranno mai questi ”salvatori della patria”? Gli amici ”del presidente plurimputato” i cui rampolli poi fanno parte del cenacolo degli ”etici” dell’Associazione Milano Young.
 

Ma al cenacolo può benissimo partecipare anche il nuovo socio della CAI Carlo Toto, ex proprietario dell’AirOne che indebitata fino al collo ha potuto scaricare i suoi debiti di 450 milioni entrando nella nuova società. La Milano Young potrebbe fargli tenere una prolusione su ”Come frodare gli Italiani e vivere ricco, bello e onesto”! Tanto il nipote del nuovo socio fa parte dell’azienda partito del ”presidente plurimputato” per cui le referenze sono ottime.

E gli altri soci ”della cordata italiana” chi sono? Bastano i nomi: Salvatore Ligresti - il già condannato al carcere -, Marcellino Gavio - che è entrato e uscito dal carcere più volte -, l’ottimo Marco Tronchetti Provera - che dopo aver distrutto la Telecom, si appresta a fare altrettanto con la nuova società. In più la famiglia Benetton - quella che faceva cucire ai bambini in Turchia - e come premio il governo D’Alema regalò le autostrade dei cittadini italiani. Il premio per i salvatori della patria sarà una pioggia di 16 miliardi di cemento su Milan Expo e la liberalizzazione delle tariffe autostradali. Ai sopraddetti si aggiunge anche Farncesco Bellavista Caltagirone - che spera di ”papparsi" Linate -, l’acciaiere Emilio Riva, che tanto bella ha fatto l’aria di Taranto con l’acciaieria ”patteggiante” - nel senso che per non fare i processi ha preferito patteggiare una pena minore - e la famiglia Marcegaglia. Regista di tutta l’operazione il banchiere di ”centrosinistra” Codardo Passera che almeno si è liberato dei crediti che aveva verso Toto, giusto per riaffermare che PDL e PDL senza elle sono la medesima ”cosa nostra”.

Oltre ad altri soci meno ”famosi” abbiamo il presidente nella persona di Roberto Colaninno che ha il grande merito di aver comprato a debito la Telecom ai tempi della Merchant Bank D’Alema e C. alla Presidenza del Consiglio.

A proposito perché non invitare al cenacolo l’imputando per crimini contro l’umanità per l’aggressione all’ex Serbia?

E tornando a Colaninno potrebbe fare la prolusione al cenacolo etico anche sul conflitto di interesse familiare insieme a suo figlio Matteo che è un’ombra del Ministro Ombra del PDL, senza elle. In più tutti costoro avranno da parte loro l’etica in quanto saranno valutati - con una legge ad hoc, come quelle per il ”presidente plurimputato” - per cui saranno impuniti per qualsiasi sgarro alla legge!

Se a costoro si aggiunge il già condannato Geronzi - lui il cattolicissimo etico, come l’ex Presidente di Bankialia Fazio - il cenacolo sarà ancora più elettrizzante e gi unici a non essere etici saremo noi - un’infima minoranza del popolo italiano, che non ama i ”cenacoli” e che fra un po’ dovrà saltare pranzo e cena per grazia ricevuta da gli etici riuniti nel cenacolo Milano Young.

 

P.S.:Il "presidente plurimputato” si definisce tale perchè anche lui - ridendoci - ha comunicato di avere il record dei processi: gli spetta il più in gamba! In attesa di nuovi reati da lui commessi e che non sono stati ancora scoperti.

 

Edoardo Ravelli

ravellidino@hotmail.com

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