Berlusconi: Piano Marshall per la Palestina. Un’altra truffa?

par Mazzetta
lunedì 2 marzo 2009

Oggi Berlusconi ha evocato un "Piano Marshall per la Palestina", dicendo che l’Italia è pronta a contribuire con ben cento milioni per la ricostruzione in Palestina. Berlusconi vuole che si creda che cento milioni sono una bella cifra e per farlo notare ha quindi scandito per bene il numero in conferenza stampa.

Peccato che già nel 2003 Berlusconi avesse annunciato un "Piano Marshall per la Palestina". La decisione, quasi una fuga in avanti rispetto ai partner europei all’epoca, era scaturita da una gaffe terrificante del premier, gaffe poi diventata famosa, con la quale aveva definito quella musulmana come: "civiltà inferiore", provocando un putiferio.


All’epoca Silvio Berlusconi per salvare la faccia (sua) di fronte all’ira dei governi arabi si scusò mettendo sul piatto uno stanziamento di cinque miliardi (nostri, dal bilancio dello stato) in cinque anni, che sarebbero serviti a pagare aziende Italiane che avrebbero lavorato alla ricostruzione in Palestina. Ovviamente da allora ad oggi non ne ha più parlato nessuno e anche gli stanziamenti sono rimasti nella fantasia del premier, così la promessa di Berlusconi ai palestinesi si deve essere prescritta come tante accuse a carico del noto bugiardone, tanto che non la ricorda più nessuno e che i telegiornali ci rifilano il Piano Marshall come se fosse una bella novità.

Così oggi Berlusconi oggi si fa bello offrendo cento milioni, anche se in realtà "deve" (e noi con lui ad essere precisi) ancora cinque miliardi ai palestinesi.

Chissà se il governo saudita ci farà caso, di solito i sauditi sono particolarmente sensibili al mantenimento delle promesse e e ne fanno una questione d’onore.


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