Berlusconi: Annozero non una trasmissione giornalistica ma una puntata a tesi contro di me

par Cesare Lazzini
venerdì 8 maggio 2009

Un interessante caso di proiezione psicanalitica o una semplice simulazione all’interno di un "sistema gioco" più ampio?
La moglie del soggetto aveva chiesto ripetutamente a chi gli stava vicino di aiutarlo come si fa con una persona che non sta bene. Ma lui pareva più arzillo che mai.

Il Presidente del Consiglio è scandalizzato: "Silvio Berlusconi non ha gradito la puntata di "Annozero" dedicata al rapporto con sua moglie Veronica Lario, giudicandola, in alcune conversazioni telefoniche con parlamentari della maggioranza, non una trasmissione giornalistica ma una puntata a tesi contro di lui. Tanto che, riferisce chi ha potuto ascoltare i suoi commenti, il presidente del Consiglio si è chiesto se questo sia il modo di spendere i soldi pubblici."

Mi chiedo: Porta a Porta non è pagato con soldi pubblici? La puntata in cui il premier ha raccontato la sua verità, in assoluta Vesparcondicio ("Adesso parlo io", il titolo più che azzeccato della puntata, praticamente un monologo), è stato un modo migliore di spendere i soldi pubblici?

E l’onnipresenza mediatica del nostro "papi" Silvio nazionale sulle reti rai negli ultimi mesi, non è pagata con soldi pubblici?

Pino Corrias ha richiesto invano i dati sulla presenza del premier in tv negli ultimi tempi : "Dati, fino a questo momento non ne girano affatto. Dimostrerebbero come e quanto il Cavaliere abbia presidiato, senza alcuna interferenza, le sei reti nazionali ogni giorno e ogni notte, in diretta e in replica, nei tg e nei contenitori del mattino, del pomeriggio, nelle prime e nelle seconde serate."


Ma il problema per il premier è Santoro, con le sue trasmissioni a senso unico.
E con lui tutti quelli che non accettano il "gioco" che caratterizza molte delle relazioni umane e che in Italia in particolare è diventato paradigma assoluto del modo di vivere, comportarsi, "saper stare al mondo":

"Stanno giocando a un gioco.
Stanno giocando a non giocare a un gioco.
Se mostro loro che li vedo giocare,infrangerò le regole e mi puniranno.
Devo giocare al loro gioco,di non vedere che vedo il gioco."

(R. D. Laing - "Nodi", Einaudi 1976)


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