Berlino; un breve bilancio a quasi 20 anni dal crollo del Muro

par Bubi
sabato 18 aprile 2009

Berlino a venti anni dal crollo del Muro. Poca attenzione al preservare i monumenti dell’epoca ma tanto interesse a "mettere in scena" finti soldati che si lasciano fotografare a pagamento o a vendere pezzi di Muro a costi esorbitanti.

Il 9 novembre prossimo ricorre il ventesimo anniversario del crollo del Muro di Berlino; il simbolo della Guerra fredda che sarebbe poi terminata di lì a poco. Dopo quasi due decenni Berlino sembra non essere mai stata divisa, si è fatto di tutto per cancellare quasi ogni segno di quel periodo. 
 
Il Muro è stato distrutto quasi ovunque, gli 80 metri lasciati in piedi sulla famosa Bernauerstrasse sono un’autentica pagliacciata, un insulto alla storia.
 
La “linea della morte”, il famigerato corridoio che veniva costantemente perlustrato dai poliziotti orientali (Vopos) armati di Kalashnikov pronti ad uccidere chi tentasse la fuga, è adibita a discarica.
 
Al Checkpoint Charlie finti soldati, mettono finti timbri, su finti passaporti che veri turisti pagano. Per 2 euro è possibile farsi fare una foto con indosso la divisa della polizia orientale.
 
Davanti alla Porta di Brandeburgo e al Kurfursterdam uomini travestiti da militari si lasciano fotografare pagando 1 euro.
 
In tutti i negozi si vendono pezzi di Muro spacciato per originale a prezzi esorbitanti. È tutto diventato solo un business. Il ponte sulla Bornolmerstrasse che era uno dei 7 punti di transito dall’est all’ovest, oggi non è che un gabinetto per i cani, un ammasso di ferraglia senza alcun senso.
 
Le croci che ricordavano le vittime del Muro lungo la Sprea sono state rimosse e soltanto alcune di queste hanno trovato una nuova, poco degna, collocazione nei pressi del Reichstag in un boschetto quasi nascosto, lasciate lì a marcire. Mancano molte croci, non ci sono quelle delle ultime vittime che risalgono ai primi mesi del 1989!
 
La Warschauerstrasse che di orientale ha soltanto il nome, non è che una via periferica di una grande città, degradata non tanto dal fatto di trovarsi a Berlino Est ma dal fatto di essere poco centrale. Da questa via inizia la East Side Gallery, 1600 metri di Muro “orientale” lasciato in piedi lungo la Sprea, in origine dipinto da vari artisti, è già stata oggetto di pesanti atti vandalici. I rialzamenti e le fortificazioni lungo la Sprea sono state rimosse.

Non c’è stato nessun rispetto per la storia, quello che era il mondo, quello che Berlino rappresentava. Berlino Est è stata brutalmente inglobata in Berlino Ovest formando una unica città svuotata del suo fascino storico. Ancora oggi si continuano a cancellare i segni della divisione, in quella che era la linea della morte lungo la Bernauerstrasse si stanno costruendo delle palazzine e lungo la East Side Gallery è in progetto la costruzione di un teatro. Ai berlinesi quello che c’era prima del 9 novembre 1989 non interessa più, o meglio hanno interesse a mantenerne i vantaggi (vedi le foto con i finti militari a pagamento), cancellando però l’aspetto “cupo” della storia (vedi le croci commemorative rimosse).

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