Ma le critiche vengono fatte proprio sulla base di un testo che assimila per legge i clandestini ai criminali, come già da tempo si è fatto sui mezzi d’informazione, in stragrande maggioranza controllati da Berlusconi. Un’enorme falsità, perché il 90% dei clandestini è tale solo perché lavora in nero e una grossa parte di loro è anche arrivata regolarmente in Italia, ma poi ha perso il lavoro.
Il restante 10% non è comunque composto da pericolosissimi e feroci criminali, la stragrande maggioranza ha commesso solo piccoli reati, come minimo spaccio di droga, furti di lieve entità, vendita di oggetti falsi. E poi ci sono le prostitute straniere, in gran parte vittime della tratta di esseri umani, sfruttate sia da chi le mette sulla strada sia dagli italiani che le pagano per il sesso, che ora, ancora più di prima, avranno paura di denunciare gli sfruttatori e finire in carcere. Il senso di questo capolavoro è criminalizzare 99 innocenti per colpire 1 criminale davvero pericoloso. Il quale però vive già nell’illegalità e quindi se ne sbatte di essere dichiarato ufficialmente un criminale. Se lo prendono dovrà comunque rispondere dei reati che ha commesso più che di quello di clandestinità.
Ma ovviamente il decreto
non ha niente a che fare con la sicurezza, solo con
la finzione della sicurezza. Per una reale sicurezza bisognerebbe
finanziare la polizia invece che tagliargli i fondi, rendere la giustizia più efficiente invece che
tentare di distuggerla, affrontare il
problema delle carceri che stanno scoppiando, colpire
solo i veri criminali e non a caso
nel mucchio.
Il decreto invece è un provvedimento
inutile e razzista.
Questi sono i motivi per cui tutti gli organismi internazionali e le associazioni che si occupano di
diritti umani lo hanno già censurato. L’
Ilo, l’organizzazione dell’Onu che si occupa di lavoro, ha
già richiamato l’Italia a marzo per mancato rispetto della convenzione internazionale che protegge i lavoratori stranieri, convenzione che l’Italia ha firmato. Presto arriverà un
altro richiamo ancora più severo.
L’
Unione Europea esaminerà la legge, ma il commissario alla giustizia Jacques Barrot ha già dichiarato che "regole di espulsione automatica per intere categorie sono
inaccettabili". Espulsioni di massa che comunque non verranno mai attuate, perché praticamente impossibili da attuare, a parte la
follia sociale di espellere decine di migliaia di badanti che hanno come unica colpa quella di aver accettato di lavorare in nero per gli anziani italiani che non possono permettersi il costo di regolarizzarle.
L’
associazione Everyone parla di potenziale
tragedia umanitaria, perché gli immigrati già ora
non vanno più negli ospedali per paura di essere denunciati: questo potrebbe causare il diffondersi di
malattie pericolose e mortali, come la tubercolosi, anche nella popolazione italiana. Per non parlare di tante altre malattie anche peggiori, come la nuova influenza e il
virus Ebola.
Amnesty International ha
diramato un comunicato in cui si dice che il decreto
compromette i diritti umani dei migranti, oltre a non prevedere nessuna misura alternativa alla detenzione nei Centri di Identificazione Temporanea (che ora sono
sempre meno temporanei visto che ci si può stare fino a sei mesi).
L’associazione internazionale
Human Rights Watch fa notare che questa legge non risolve realmente alcun problema dell’immigrazione e
promuove semplicemente l’intolleranza verso persone che vivono già una vita molto difficile. Critiche anche verso le ronde, che in un simile clima sono "una ricetta per il disastro". L’associazione precisa poi che i respingimenti in Libia e l’aggravante della clandestinità nella punizione dei reati costituiscono
violazioni delle leggi internazionali sui rifugiati e sui diritti umani.
Ma il governo va avanti per la sua strada, incurante di ogni richiamo al
buonsenso e alla realtà delle cose. La propaganda razzista ha portato voti alla Lega e a Berlusconi e i suoi elettori evidentemente non si rendono conto che la propaganda
non li renderà davvero più sicuri. Renderà solo questo paese
sempre più disumano.
Appello contro il ritorno delle leggi razziali in Europa, di Camilleri, Tabucchi, Maraini, Fo, Rame, Ovadia, Scaparro, Amelio.
La storia di Nabruka Mimuni, morta di leggi razziali dal blog Femminismo a Sud