Battiquorum: come boicottano il Referendum del 12 e13 giugno
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martedì 7 giugno 2011
Sono disgustata da questo vero e proprio martellamento dissuasivo, con tanto di simboli pro astensione, finalizzata a delegittimare subdolamente la parola del Popolo Sovrano.
Le stanno studiando proprio tutte per gambizzare questo Referendum. Prima la virata del Governo di centrodestra guidato da Silvio Berlusconi a mezzo decreto Omnibus che mira a rendere nullo uno dei quesiti del Referendum, cioè quello sul nucleare, respinto al mittente dalla Cassazione. Poi il conseguente ricorso alla Consulta, il cui nuovo Presidente entrante, Alfonso Quaranta, nominato proprio oggi, esprime già un parere personale contrario al blocco del Referendum. Infine l’Agcom che ordina alla Rai di riequilibrare il buco informativo calato sul voto del 12 e 13 giugno e la risposta immediata via disinformatia minzoliniana che manda in onda un servizio spacciando ben due volte le date sbagliate. Adesso a cosa mi tocca assistere, specie nel web, da quando è partito l’esiguo conto alla rovescia?
A una campagna all’insegna dell’astensionismo, con la gentile collaborazione di una frangia cattolica. Insomma, al boicottaggio selvaggio del Referendum, anzi dei 4 quesiti. Giocando sulla confusione e la faziosità. Attentando a quelle che dovrebbero essere scelte libere, coscienti e inequivocabilmente determinanti. Sono disgustata da questo vero e proprio martellamento dissuasivo che strumentalizza l’opinione favorevole di scienziati come Margherita Hack, ( quando ne esistono anche di contrari ), avvolgendo di una coltre oscura il prossimo importante appuntamento democratico. Non per combattere lealmente, difendere le proprie idee senza trucchetti, promuovendo i NO o i SI, ma per propagandare una scandalosa astensione, con tanto di simboli, finalizzata a delegittimare subdolamente la parola del Popolo Sovrano. Battiquorum!
QUANDO SI VOTA. Le urne saranno aperte domenica 12 e lunedì 13 giugno. Il 12 si potrà votare dalle 8 alle 22, il 13 le urne apriranno alle 7 e chiuderanno alle 15.
COME SI VOTA. Gli elettori devono presentarsi, con un documento d’identità valido e la tessera elettorale, presso la sezione elettorale indicata sulla tessera stessa. Il voto deve essere espresso con una X sull’opzione scelta in ciascuna delle quattro schede: una per ogni quesito. Come tutti i referendum abrogativi, bisogna votare SI’ se si vogliono cancellare le norme al centro dei quesiti. Con la vittoria del NO, invece le norme rimarrebbero vigenti.
- I QUATTRO QUESITI -
PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA (scheda rossa)
Il titolo completo del quesito è ‘Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica’ e si riferisce all’abrogazione dell’articolo 23 bis della legge 133/2008. Sono le norme che permettono l’affidamento dei servizi idrici ai privati. Votando SI’ si vota contro la privatizzazione dell’acqua. Con il NO, invece, si lascia intatta la possibilità di affidare i servizi idrici ai privati.PROFITTI SULL’ACQUA (scheda gialla)
Il secondo quesito propone l’abrogazione di una parte dell’articolo154 del decreto legislativo 152/2006. Nello specifico, se vincessero i SI’ sarebbe abrogata la norma che prevede che i privati possano stabilire una tariffa per il servizio idrico tenendo conto della “adeguatezza della remunerazione del capitale investito”, ovvero garantendosi un profitto. Votando NO la norma rimarrebbe valida.NUCLEARE (scheda grigia)
Il titolo del quesito, riformulato dalla Cassazione alla luce delle norme introdotte col decreto omnibus, sarà ‘Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare’. Per votare contro il nucleare in Italia, gli elettori dovranno scegliere il SI’.LEGITTIMO IMPEDIMENTO (scheda verde chiaro)
Il quesito sul legittimo impedimento mira ad abrogare una parte della legge 51 del 7 aprile 2010 dal titolo ‘Disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza’. È la norma che introduce la possibilità per chi è impegnato in attività di governo di non comparire nelle aule di giustizia.