Bassolino mi manchi
par
giovedì 29 aprile 2010
Qualche mattina fa passavo per Via Salvator Rosa, e non potevo fare a meno di notare questo necrologio ed il suo cinico sarcasmo.
7 anni come Sindaco e 10 come Governatore sono tantissimi; anche se a guardare le anomalie dei casi Formigoni ed Errani, Bassolino potrebbe essere considerato un dilettante.
Provando a girare oggi per Napoli alcune domande mi sono sorte spontanee: Napoli e la Campania quanto sono cambiate in questi 15 anni? Quanto ha inciso Bassolino sui suoi cambiamenti? Oppure, quanto ha inciso Bassolino sui suoi cittadini, o quante possibilità di farlo ha avuto?
Se penso alla crescente criminalità organizzata ma soprattutto alla criminale gestione dell’emergenza rifiuti, se penso all’evasione scolastica che oggi fa più danni di quella fiscale e se penso all’eterno cantiere che oramai è diventata la mia città, sembra sia quasi pleonastico rispondere.
Va sempre peggio. Qui dalle mie parti va sempre peggio. Non credo sia soltanto una mia sensazione, ed ovviamente non è solo colpa di Bassolino. Ma se è vero che quando tocchi il fondo non puoi fare altro che risalire, vivere in Campania oggi ti insegna che è meglio ed è più semplice iniziare a scavare.
Il Neopresidente Caldoro ha dichiarato che se Bassolino avesse governato il Paese, a quest’ora l’Italia avrebbe fatto la fine della Grecia: a quanto pare, sembra che l’ex Governatore della Regione Campania abbia sfiorato il patto di stabilità di un miliardo e 100 milioni di euro.
Bassolino dal canto suo, gli ha risposto dal suo blog che il bilancio della Regione Campania è in ordine, e conclude il post scrivendo: "L’avessimo trovata noi una situazione così…"
Intanto la situazione che ci ha lasciato lui, lui Bassolino a noi cittadini napoletani, è quella della città italiana dove la pressione tributaria locale è cresciuta di più nel 2010. Ne parla la Repubblica Napoli:" Napoli è la città italiana dove la pressione tributaria locale è cresciuta di più nel 2010. Lo certifica lo studio condotto da Krls network of business ethics, per conto dell’ associazione contribuenti italiani. Ogni napoletano verserà nel corso del 2010 ai propri enti locali, imposte, tasse, tributi e addizionali varie per 2.572,89 euro contro una media nazionale di 1.710,15 euro. Il capoluogo partenopeo tra le entrate tributarie provinciali annovera la tassa rifiuti, che falsa la classifica: da sola incide per 507,45 euro contro la media nazionale di 230,20 euro".
Se è vero che il politico pensa alle prossime elezioni, mentre lo statista alle prossime generazioni, allora tutto si potrà dire di Bassolino tranne che non sia stato un grande statista: con una Tarsu che è più del doppio della media nazionale, chi più di lui ha pensato alle prossime generazioni napoletane.
Pertanto il nuovo che avanza, Stefano Caldoro, quello che se guarda alla Campania pensa di più alla Grecia che a Gomorra, ha giudicato una mossa obbligata il decreto antiruspe approvato in Consiglio dei Ministri alcuni giorni fa, un decreto che blocca gli abbattimenti delle case abusive fino al 2011 e che delegittima la cultura della legalità e la lotta all’abusivismo, che in questa Regione dovrebbero essere dei punti cardine per l’azione politica.
"Da un certo punto in avanti non c’è più modo di tornare indietro: è quello il punto al quale si deve arrivare", diceva Franz Kafka. Ora immagino che Caldoro in extremis possa valicare anche quel punto, contraddicendo perfino il celebre scrittore ceco.
Anzi se oggi Bassolino ha lasciato a Caldoro una Campania indecente ed allo stremo delle sue possibilità di sviluppo, sento che Caldoro arriverà al punto che un giorno mi farà esclamare perfino "Bassolino mi manchi".
Non so perché, ma lo sento.