Balotelli: l’immaturità non serve alla Nazionale di Lippi

par Fabrizio Vinci
mercoledì 21 aprile 2010

Dopo Inter-Barcellona. Se occorrevano ancora delle prove sull’immaturità di Mario Balotelli eccole servite: litiga con il suo pubblico e gli scaglia contro un discreto numero di parolacce, poi per concludere getta via la maglia neroazzurra. Tutto ciò accadeva durante una partita determinante come la semifinale di andata di Champions League tra Inter e Barcellona. Anche il serbo Stankovic sembra spazientito dalle continue esplosioni emotive del compagno di squadra: “Bisogna vedere cosa c’è nella testa di Balotelli, lui è come un bambino”. 

Questo evento conferma quanto abbia ragione il ct della Nazionale azzurra, Mr. Lippi, che si è sempre mostrato restio sulla possibilità di convocare il 19enne italo-ghanese per i prossimi mondiali in Sudafrica. Anche se l’attaccante interista possiede un talento innato, forse non ha ancora raggiunto la maturità professionale necessaria per giocare a certi livelli. Quando osserviamo i comportamenti di Balotelli nasce spontaneo l’accostamento con un altro eterno incompreso: Antonio Cassano. Entrambi possiedono doti fisiche e tecniche invidiabili tuttavia quando vanno sotto pressione diventano instabili e irascibili, al punto sacrificare gli interessi della squadra per soddisfare la propria rabbia.


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