Bagnasco a Lampedusa

par Ennio Clemenzi
giovedì 19 maggio 2011

Un lungo applauso ha accolto a Lampedusa il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei in visita nell’isola per portare solidarietà e ringraziare la cittadinanza lampedusana. Ad attenderlo in aeroporto i bambini della scuola elementare che così lo hanno salutato:”la sua visita è per noi un grande onore in questo momento di crisi materiale e spirituale”.

Il cardinale, accompagnato da monsignor Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e dal cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo e presidente della conferenza episcopale siciliana ha celebrato la messa nella chiesa di S. Gerlando: ”sono venuto a Lampedusa per incrociare il vostro sguardo per dirvi grazie: l’accoglienza semplice e cordiale, fatta di gesti concreti secondo le vostre possibilità, è di esempio a tutti, specialmente a quanti parlano molto e fanno poco”. Un chiaro monito al governo italiano, ma anche all’unione europea che insieme, hanno trascurato quasi totalmente e tardivamente reagito, delegando alle associazioni di volontariato e ai cittadini di Lampedusa l’emergenza dei migranti nell’isola. “In questo momento ci si deve accorgere e riconoscere che i confini degli Stati sono i confini dell’Europa e che ciò che accade in un punto ha riflessi su tutti. L’Europa ha una grande opportunità di crescita sulla via della vera unità, che è ben più profonda della via dell’unificazione. Essere davanti a situazioni umane gravi, come quella di tante persone che si allontanano dai propri Paesi alla ricerca onesta e rispettosa di un domani migliore per sé e per le proprie famiglie, aggiunge Bagnasco, è un appuntamento al quale la storia chiama l’Europa per misurare se stessa, per verificare le proprie intenzioni, per costruire il suo volto nel mondo. A quanti sono protagonisti di un doloroso esodo, diciamo il nostro saluto fraterno, con l’augurio di una convivenza serena, ordinata e fruttuosa per tutti”.

Più esplicito monsignor Francesco Montenegro: "pensare di bloccare le migrazioni solo con la forza e con misure di polizia è sbagliato. Le navi e gli aerei non risolvono il problema, perché questa gente vuole vivere, e l’Italia e l’Europa dovrebbero fare di più. Una somma di egoismi, aggiunge, non riesce mai diventare ricchezza”.

La visita al centro di accoglienza è stata annullata a causa delle proteste di alcuni migranti che con delle lamette hanno compiuto degli atti autolesionistici; sono circa 200 tunisini che verranno rimpatriati.

In seguito il cardinale Bagnasco ha proseguito la visita all’isola dei Conigli, uno dei punti più belli di Lampedusa, dove i sub della Guardia Costiera hanno posto una corona di fiori alla Madonna in mare a circa 15 m di profondità, per ricordare tutti quei migranti morti in mare per raggiungere Lampedusa.


Leggi l'articolo completo e i commenti