Bandiera arcobaleno alla finestra

par sganapino
lunedì 20 luglio 2009

Ho tenuto la bandiera arcobaleno, simbolo di pace, appesa al balcone per due mesi.
Era la prima volta in vita mia che manifestavo pubblicamente contro la guerra. Ero certo che se l’Italia avesse iniziato il cammino contro la pace alla fine sarebberoarrivati morti e feriti.

E’ morto un soldato italiano, per giunta un geniere, corpo in cui ho militato obbligatoriamente a suo tempo. La guerra deve essere un’arma di difesa. L’Italia può andare in guerra, al massimo, coi paesi confinanti. Mandare a morire dei giovani in terre così lontane è frutto di una ideologia che non dice la verità. Se volete conoscere la verità andate al cimitero di Redipuglia, il cimitero italiano della prima guerra mondiale. Poi leggete gli antefatti della prima guerra mondiale. Scoprirete che l’Austria era disponibile a cedere all’ Italia i territori che poi abbiamo conquistatato con un milione e mezzo tra morti e feriti.

Ma il premier di allora decise di entrare in guerra, perchè non c’era lavoro per tutti ed era meglio indirizzare le spinte "rivoluzionarie socialiste" verso un nemico esterno piuttosto che verso rivendicazioni difficili da esaudire. Così vanno le cose da tempo. Mussolini mandò truppe in Etiopia per dare della terra ai braccianti disoccupati. Gli italiani entrarono in Libia nel 1911 per conquistare un poco di terra per i disoccupati del tempo. Imparatelo tutti: Mentre si dà la terra da dissodare ai disoccupati, contemporaneamente fanno affari d’oro gli industriali nelle retrovie. E purtroppo chi avrebbe qualcosa da dire, a proposito di debiti pubblici e scandali vari, è costretto a tacere perchè "il nemico ci ascolta".

Anche i morti attuali portano ricchezza a qualcuno. Mentre risuonano le note del silenzio, le industrie di armi italiane possono stappare bottiglie di spumante. Già il Ministro della Guerra dichiara che bisogna rendere più efficienti i nostri mezzi d’assalto Lince. (Ricordate il famoso film di Rosi "Uomini contro" nel quale il famoso generale Leone lanciava gli uomini all’assalto, dotati di una corazza imperforabile?).



Caro Ministro, non esistono mezzi di guerra imperforabili. Se aumentate lo spessore delle corazze d’acciaio, i nemici aumentano la potenza delle mine. Con un solo risultato: i nostri giovani continuano a morire e le aziende produttrici di mezzi corazzati e di mine (noi italiani produciasmo entrambe) continuano a fare bilanci d’oro.

Vi è un solo modo per salvare la vita dei ragazzi della Folgore: NON mandarli in guerre inutili. Perchè i giovani della Svezia, della Norvegia, della Danimarca non vanno mai a portare la pace? Perchè i loro Governi non sono governi.


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