Avanza il Culture Shock: quando culture diverse si fraintendono!
par Fabio Barbera
mercoledì 29 luglio 2009
In un’era globalizzata in cui si abbattono le frontiere e si avvicinano tra loro popoli, tradizioni e gesti, il rischio che si incorre è quello classico del fraintendimento. Non capirsi è alla base di una società post-moderna, in cui gli individui parlano con tutti e non capiscono nessuno! Così cresce la difficoltà ad assimilare le nuove culture che si riversano addosso sempre più velocemente attraverso internet e viaggi più rapidi e semplici, causando una confusione di fondo su ciò che è appropriato e ciò che non lo è. La cosa crea qualche curioso ed esilarante disguido che è stato definito col neologismo “Culture Shock” e che è stato raccolto nel divertente libro intitolato “Il viaggiatore maldestro”.
Le corna con la mano
Un atteggiamento sicuramente offensivo se fatto qui in Italia, ma in Texas fare il gesto delle corna equivale ad un segno d’apprezzamento ed incitamento! Strano ma… vero!
Il piatto mezzo pieno o mezzo vuoto
Guardare dritto negli occhi mentre si ascolta
Muovere la testa ripetutamente da destra a sinistra
Il gesto classico che da noi esprime negazione, in India (nello Sri Lanka) invece, vuol dire “si".
Mettere entrambe le mani in tasca
In Cina: posizione non accettata, offensiva. In Turchia: può portare al licenziamento.
Tenere il pugno chiuso e il pollice eretto verso l’alto
Ecco un altro gesto che può essere frainteso. Il gesto che in Italia equivale ad un “ok”, in Estremo Oriente ha un’accezione negativa. Significa "te lo metto... ". In Brasile significa "grazie". In Indonesia "dopo di te".
Ruttare e dar il sfogo a rumori intestinali
Ecco un gesto che qui da noi è consederato inaccettabile. In Asia, invece, viene tollerato. In Giappone emmettere un suono come una specie di risucchio dopo un lauto pasto indica soddisfazione e gratifica nei confronti di chi ha preparato le pietanze. Anche in Scandinavia, in Russia, nel Sud-est asiatico è permesso ruttare dopo un pasto.