Attenti, il Caimano è tornato!

par luca
giovedì 29 dicembre 2011



Rileggo in queste vacanze di Natale il libro di Luca Telese "Qualcuno era comunista", riscoprendo le difficoltà del PCI a cambiare rotta nei momenti topici del nostro secolo.

Quando alla Bolognina in (quasi) gran segreto Occhetto, dopo aver visto la caduta del muro di Berlino, decise che bisognava cambiar nome al partito e renderlo più attuale con gli eventi, fu una sconvolgente verità che si scontrò contro il vecchio "regime" rosso all'interno di Botteghe Oscure. Bene.

Oggi rileggo che il caimano è pronto a mordere e, una volta appoggiato il governo Monti, si inebria delle insoddisfazioni del popolo verso la manovra, traendo dal rumor sociale linfa per il suo ritorno in versione amarcord.

Quindi la conferma che la sinistra - quella di Bersani - non ha avuto il coraggio di quella di Occhetto a fare in modo di percepire il cambiamento che la gente chiede e chiedeva da tempo, dando così agio e modo a Berlusconi di uscire di scena a furor di popolo, accusare il colpo e modificare le sensazioni negative della piazza contro Monti in idee per farlo cadere.

E in mezzo a tutto questo casino ben evidenziato il 27 dicembre sul Corriere della Sera da Giovanni Sartori con il suo articolo "Una politica a corto di idee", la sinistra latita e dorme su programmi inesistenti e diatribe interne.

"Il punto è, allora, che lo strapotere della nostra casta di politici di professione non si imbatte in vere controforze che lo combattono. Noi siamo precipitati nel momento in cui la stupidità della sinistra, allora di D'Alema e di Violante, ha consegnato il Paese a Berlusconi regalandogli tutta o quasi tutta la televisione", continua e conclude Sartori. Come dargli torto.

Attenti, il caimano è tornato.


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