Attacco jihadista in Burkina Faso. Almeno cento morti

 In Burkina Faso è presente una nostra ambasciata anche se i residenti sul posto sono circa duecento. In compenso sono circa cinquantamila gli abitanti del Burkina Faso in Italia. Il paese insieme al Mali e al Niger fa parte di quei paesi che hanno visto negli ultimi anni colpi da stato da parte delle forze armate per reprimere il jihadismo presente in tutti i paesi. I tre paesi hanno anche stretto una alleanza per reprimere il fenomeno. L''Italia è uno dei pochi paesi che continua ad avere una presenza militare in Niger. Il Burkina Faso ha avuto in passato una forte presenza di religiosi italiani, in particolare comboniani. Oggi i tre paesi stanno stringendo rapporti sempre più stretti con Russia, Cina, paesi arabi ricchi. I paesi dell'Unione europea invece tendono a farsi superare anche per il maggiore pragmatismo.dei primi. L'attacco - l'ultimo di tanti - rivela il principale problema del paese. Il numero delle vittime dell'attacco oscilla tra le 100 e le 200 persone, hanno riferito diverse fonti della sicurezza. Inoltte anche diversi soldati sono dispersi, mentre un gran numero di persone sono ferite. Almeno 140 persone sono state evacuate nei centri sanitari della zona. Gli aggressori hanno preso anche armi e un'ambulanza militare. L'esercito aveva ordinato alla popolazione locale di scavare trincee per rallentare il movimento dei gruppi terroristici, e l'attacco è avvenuto mentre venivano eseguiti questi lavori, ha riferito una fonte locale. Secondo la stessa fonte, i residenti inizialmente si sarebbero rifiutati di partecipare ai lavori, temendo ritorsioni da parte dei gruppi armati di quella provincia, dove sono presenti numerosi terroristi e loro complici. Il Burkina Faso e i vicini Mali e Niger stanno combattendo un’insurrezione jihadista nella regione africana del Sahel iniziata in Mali 12. anni fa. Una giunta militare è al potere in Burkina Faso dal 2022 dopo aver spodestato il presidente Rocco Kabore, sospeso la Costituzione, sciolto il governo e l’Assemblea nazionale e chiuso le frontiere.