Attacco criminale contro la Libia: i suoi veri scopi e la sinistra italiana ormai morta e sepolta

par l’incarcerato
lunedì 21 marzo 2011

In Libia si è arrivati dove si voleva arrivare da tempo. Era tutto già scritto. Si è arrivati all'interventismo "umanitario"o alla "guerra umanitaria". Ma ancora meglio al cosiddetto "imperialismo umanitario".

Ha un nome questa operazione, è sempre meglio dare un tocco creativo alle operazioni criminali legittimati dall'ONU e voluti sotto la pressione Americana, Francese e Inglese: "Odissea all'alba".

Alle 17,45 di sabato è stato colpito il primo obiettivo militare dai caccia francesi. Poi è arrivata una pioggia di bombe e missili sulla Libia lanciati dalle navi Usa.

I missili sono i famigerati Tomahawk, ovvero le famose "bombe intelligenti".

Talmente precise che, come abbiamo già visto nelle guerre passate, distruggono ospedali, case e non importa nulla se vengono uccisi i civili. Sono incidenti definiti con una bestemmia: "I danni collaterali". E per carità, in questo caso, bombardare un popolo è più che giusto.

Il premio nobel per la pace (non potevano aspettare prima di premiarlo?) Obama, in un suo discorso, si dice contento e fiero di appartenere a questa coalizione (Bush a suo tempo la definì dei volenterosi) che vuole portare democrazia in Libia.

Ci sono anche i volenterosi "Emirati Arabi", campioni di democrazia verso il loro popolo. Come anche il "volenteroso" Yemen che proprio la settimana scorsa ha massacrato una cinquantina di contestatori, ma "buono" perché ha messo a disposizione il suo territorio per la flotta Americana.

Ma non importa, questa è "Real Politik" dolcezza. Una parola nauseante che fa accapponare la pelle.

L'Italia, prima con Prodi e dopo con Berlusconi, ha baciato con tutto lo stivale le mani di Gheddafi firmando un trattato criminale? Non fa nulla, è "Real Politik"!
Ci alleiamo con altri regimi dittatoriali per eliminare Gheddafi, e quindi bombardando un popolo, per poi spartirsi il petrolio tra i "volenterosi"? Non fa nulla, questa è "Real Politik"!

Una parola schifosa che percorre trasversalmente tutta la politica.


Sentire Bersani che dice, alla vigilia dei bombardamenti, "Era ora!"; vedere quel populista di Di Pietro che prima aveva espresso perplessità ma poi, visto che la massa della gente approva, subito si è allineato; vedere La Russa, con la bava alla bocca, dire che siamo pronti pure a partecipare attivamente, vedere che tutti questi zimbelli stanno dalla parte dei ricchi e potenti che vogliono mettere le mani sul petrolio libico mi fa venire coniati di vomito.

Ma mi indigno ancor di più vedere che il movimento pacifista è stato sedato dalla grande disinformazione mesa in atto fin dall'inizio. Un incredibile propaganda, e anche il sottoscritto inizialmente ci cascò, che ha ottenuto il consenso della guerra mettendo notizie false come le fosse comuni, delle bombe in città, di soldati libici che attaccavano gli ospedali o che stupravano le donne.

Tutte notizie mai rettificate da tutti i telegiornali.

Come mai nessuno si domanda il perché militari e agenti dei servizi segreti inglesi (più altre comparse occidentali) erano presenti in Cirenaica nei giorni e nelle settimane immediatamente precedenti lo scoppio della "rivolta"?

Mi viene un disgusto verso tutti coloro che avevano partecipato alla manifestazione in difesa della Costituzione! Avevano ragione gli studenti a contestarli, dicendo che erano degli ipocriti e gli organizzatori dei collusi con il Potere. L' articolo 11 della nostra Costituzione che recita "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali" non vale nulla?

Dove è finita tutta quella gente che manifestava contro la guerra in Iraq? Io in quelle manifestazioni ci partecipavo con entusiasmo perché ci credevo. Io credo fermamente che la guerra non è mai una soluzione e le ingerenze straniere sono criminali.

Gli altri dove sono? Perché tutti ora appoggiano questa maledetta guerra? Possibile che siamo solo massa da utlizzare a seconda la convenienza? Ma riappropriamoci del nostro pensiero e cerchiamo di capire meglio!

Chi di noi sa in realtà la vicenda del conflitto interno? Siamo così sicuri che sia simile alle rivolte davvero popolari come quelle egiziane o tunisine? Non vi sta passando per la testa che l'Occidente abbia messo in atto una strategia, sostenendo il clan in rivolta, per arruolare i monarchi e quindi fermare le rivolte arabe?

Prendere due piccioni con una fava: petrolio e nuovi regimi nell'area del mediterraneo.

Intanto siamo al terzo giorno consecutivo di attacco militare, la Lega Araba che approvò la risoluzione ONU ora si dissocia dall'intervento perché dice, giustamente, che non era quello l'obiettivo della risoluzione.

L'Italia sta calpestando ulteriormente la nostra Costituzione perché ha fatto partire i propri caccia bombardando Tripoli.

I programmi TV sono totalmente monopolizzati, Santoro e Lerner in primis. Esistono altre voci critiche alla guerra, non ridicole come la Lega perché dietro hanno motivazioni vergognose.

Perché ora non invitano ad esempio Gino Strada? Oppure Giorgio Bocca? Forse sono personalità di un certo rilievo che potrebbero insinuare il dubbio alla massa di gente che appoggia senza nessuna analisi razionale questa guerra?

Fermiaci e riflettiamo.

Certo oggi posso dire con grande rammarico che la (pseudo)"Sinistra" oltre ad essere diventata liberista, legalitarista, giustizionalista, filo-atlantica si è riconfermata, come durante la guerra contro la Serbia, guerrafondaia.


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