Ateismo: igiene del mondo

par paolodegregorio
martedì 13 gennaio 2015

C’è qualche osservazione da fare sulla vicenda del giornale satirico francese, senza schierarsi con i terroristi né con chi insulta l’Islam.

La prima cosa che mi viene in mente è che questo settimanale non fosse seguitissimo, visto che stava per chiudere per problemi economici e sicuramente era ignoto alla grandissima maggioranza dei francesi e dei musulmani residenti in Francia. Faceva ridere solo una infima minoranza di intellettuali, così colti ed avanzati da non capire che la religione islamica viene presa molto seriamente dai suoi seguaci e nessuna satira, nessun insulto o ridicolizzazione possono far cambiare le cose, anzi i fatti hanno dimostrato che un’altra minoranza, quella dell’Islam violento, ha reagito ad un insulto ritenuto inaccettabile.

L’altra immagine che mi appare, in questa squallida vicenda, capace di causare una depressione fulminante nelle persone con un po’ di cervello, è quella dei capi di Stato a braccetto tra loro, petto in fuori e pancetta in dentro (assente solo il capobanda Obama), tutti lì, con espressione compunta a difendere la “libertà di stampa”, che nei paesi occidentali altro non è che la dittatura dei proprietari dei media che difendono le loro libertà, le loro malefatte, il capitalismo, i governi amici e corrotti, e che non ricordano mai, ad esempio ai francesi, che la Polinesia è dei polinesiani e non una provincia francese.

La vera strategia vincente e di liberttà sarebbe quella di liberarsi da tutte le religioni, soprattutto da tutte le sofferenze e frustrazioni e sacrifici che ci propongono, negando ogni aiuto di Stato alla costruzione e al mantenimento dei luoghi di culto, e accusando le due grandi religioni monoteiste come principali responsabili del fallimento di ogni politica di diminuzione delle nascite nei paesi poveri, attraverso i moderni presidi contraccettivi a disposizione delle donne occidentali che sono felicemente a crescita zero per ciò che riguarda la prole.

Dai sacrifici umani pretesi dai sommi sacerdoti primitivi, ai martiri che si immolano per l’Islam con incorporato diritto al paradiso pieno di bellissime vergini, non vi è una grande differenza e l’umanità, pur avendo pagato prezzi immensi per tutte le guerre, comprese quelle coloniali fatte in nome delle religioni, è ancora incapace di liberarsene anche se la Storia ha dimostrato ripetutamente che tutti i principi religiosi di pace e amore universale sono stati calpestati proprio da chi li invocava come principi fondativi.

Anche le classi sociali sono rimaste: gli schiavi salariati e le classi dominanti sono ancora la realtà, paradossalmente più feroce nei paesi che si definiscono abusivamente “comunisti”, che hanno tolto a tutta l’umanità la speranza di una società diversa da quella attuale della globalizzazione capitalista delle multinazionali. Il mondo non ha un grande futuro se non cambia le sue logiche distruttive di eterna crescita che modifica il clima con i gas serra che produciamo, se non si entra nella scelta di decrescere in sprechi, consumi, popolazione, applicando per risolvere questi problemi tutta la ricerca scientifica più avanzata da finanziare con quelle enormi masse di denaro che ottusamente buttiamo ancora per gli eserciti.

Ci vuole una buona politica che finalmente riprenda il potere su quello del denaro, perché il capitale lasciato a se stesso fa disastri e riduce il mondo come è ora: sull’orlo di una catastrofe.

 

Foto: Daniel Lobo/Flickr

 

 


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