L’amministratore di Malagrotta assolto dall’accusa di smaltimento illegale di rifiuti

par Chiara
venerdì 11 novembre 2011

Omicidio colposo e lesioni colpose queste sono le ipotesi di reato per le quali la procura ha iscritto al registro degli indagati il rappresentante della società che gestisce la discarica di Malagrotta.

L' iscrizione è un atto dovuto in seguito alle denunce presentate dai familiari di quattro persone morte per forme tumorali, alcune delle quali al cervello e di natura fulminante, fra il 2008 e il 2010. 

Quattro uomini, uno dei quali lavorava all'interno della struttura e un altro, Presidente del comitato degli abitanti di Malagrotta, secondo Francesca Fragale, difensore degli abitanti, "potrebbe esistere un nesso di causalità materiale fra l'inquinamento ambientale prodotto dalla discarica di Malagrotta e le patologie tumorali, ma non solo, che hanno fatto ammalare ben dieci persone residenti nella zona".

Mentre nel corso del tempo le cartelle cliniche prodotte per il processo sono aumentate di altre dodici. Così dichiara l'avvocato alle telecamere di C6.tv durante l'intervista realizzata da Andrea Legni:


 

Ma oggi su AffariItaliani.it esce la notizia che la Corte di Appello di Roma ha assolto per non aver commesso il fatto l'amministratore unico della società che gestisce l’impianto di Malagrotta, dall’accusa di aver smaltito illegalmente rifiuti solidi urbani.

Grande soddisfazione è stata espressa dall’azienda di Malagrotta “perché, anche se dopo diversi anni, la verità è stata ristabilita”.  


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