Assegnati nella notte 245 milioni di euro alle scuole paritarie

par Silvia Amato
sabato 13 novembre 2010

Nelle scuole statali abbiamo problemi strutturali seri.. Ma risolverli porta voti?


245 milioni di euro alle scuole paritarie previsti in finanziaria mente la scuola pubblica cade a pezzi!

Apprendo da Rete scuole la notizia e mi sorge da dentro spontanea una piccola vocina che dice: “ma andate a farvi f…riggere”!

E’ veramente tragica la situazione della scuola pubblica italiana.

lo dico da Presidente del Consiglio di una piccola realtà scolastica alla periferia di Roma. Qui mancano addirittura i fogli bianchi per le fotocopie, figuriamoci se la nostra scuola è in grado di pagare con i fondi d’Istituto un supplente per le classi che per un giorno o per una settimana hanno il docente assente. Lo smembramento delle classi è diventato talmente ovvio che ormai si è addirittura regolato prevedendo in ordine alfabetico quanti e quali ragazzi vengono “divisi” in una piuttosto che nell’altra classe, in maniera da riuscire a dare una qualche forma organizzativa e di continuità anche nel disastro degli smembramenti.

Stando così le cose, siamo stati costretti quest’anno per la prima volta a chiedere alle famiglie dei nostri ragazzi un contributo volontario che aiuti la scuola ad andare avanti, a comprare per esempio i vetrini per il laboratorio di scienze, a comprare le risme di carta per le fotocopiatrici.

La nostra utenza è abbastanza connotata nella fascia sociale più bassa, abbiamo una media di stranieri che supera di molto il 30% di legge e abbiamo infatti chiesto una deroga per poter creare molte delle nostre classi, dunque, come c’era da aspettarsi, il contributo volontario è risultato assolutamente irrisorio ed inefficace a sopperire alle carenze effettive, certo meglio di niente è stato e ringraziamo per questo tutti i nostri ragazzi e le loro famiglie che hanno contribuito con 5 euro per uno! Faremo tesoro del nostro piccolo gruzzoletto e cercheremo di spenderlo per il meglio, non sprecando neanche un euro di quanto ci è arrivato. Non so ancora precisamente a quanto ammonti la somma perché ancora ieri sono arrivati alcuni bambini con i loro 5 euro per il contributo dicendo alla vice preside “questo è per la scuola, prima non potevamo darli”. Ovviamente a fine mese pubblicheremo la somma definitiva che andrà inserita in bilancio nel prossimo anno accademico, non credo però possa superare di molto i 1.000 euro

Fa male sapere che la scuola paritaria che dista da noi pochi chilometri, frequentata anch’essa per lo più da ragazzini stranieri, come i nostri, ma figli degli ambasciatori e degli impiegati delle ambasciate di via della Camilluccia oltre ad avere la piscina e la palestra attrezzata, il giardino con alberi secolari e i banchi ergonomici si veda assegnare dal governo italiano una somma per “sostenere la libertà di scelta dei genitori” che possono così scegliere liberamente di mandare i figli in una scuola dove la retta supera i 300.00 mensili!

Fa male non tanto perché le differenze sociali facciano male, a questo stato di cose siamo abituati e possiamo accettarle, sappiamo conviverci, fa male perché salta agli occhi in maniera evidente che si sta rubando al povero per dare al ricco, fa male perché ormai l’ingiustizia è parte integrante della nostra società e viene spudoratamente evidenziata anche nelle leggi in maniera che sia chiaro che questo non è più uno Stato di Diritto ma uno “stato di bisogno” in cui il povero chiede inutilmente e il ricco altrettanto inutilmente prende!

Per questo aderisco e sostengo la petizione al Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano PETIZIONE_NAPOLITANO


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