Assange contro l’estradizione in Svezia / giorno 1

par Fabio Chiusi
mercoledì 13 luglio 2011

Nella prima giornata del processo di appello a Londra per l’estradizione in Svezia di Julian Assange a seguito di suoi presunti reati sessuali, è andata in scena la difesa.

Eccone gli argomenti principali, così come riassunti dal Guardian:

Il riassunto della Bbc fornisce ulteriori spunti utilizzati dalla difesa:

Lo scheletro dell’argomento difensivo, in una versione più dettagliata, si trova su Swedenversusassange.com.

Molti, in particolare su Twitter, hanno fatto notare come si tratti di un netto cambio di strategia rispetto al processo di primo grado, peraltro perso.

La reale preoccupazione della difesa è che il caso, più che sessuale, sia politico. E che sia niente altro che un passaggio intermedio per una ulteriore estradizione negli Stati Uniti. Dove, secondo la versione della difesa, Assange sarebbe incriminato per spionaggio per i documenti riservati pubblicati in qualità di fondatore e direttore di WikiLeaks, rischiando perfino la pena di morte.

L’ipotesi è stata tuttavia contestata da due giuristi interpellati dal Guardian. Le autorità svedesi non sarebbero infatti, stanti le condizioni del mandato di arresto europeo, autorizzate a consegnare Assange agli Stati Uniti. Anzi, se questo fosse stato lo scopo, argomenta Joshua Rozenberg, la giustizia statunitense avrebbe fatto meglio a chiedere l’estradizione in suolo Usa prima di un verdetto su quella in Svezia, così che la Corte sarebbe stata costretta a decidere a quale delle due richieste (quella statunitense per spionaggio e quella svedese per crimini sessuali) ottemperare. Visto che la scelta avviene dando la priorità alle accuse più gravi, argomenta Rozenberg, molto probabilmente il giudice avrebbe soddisfatto quella degli Stati Uniti.

Al momento non è stata inoltrata alcuna domanda di estradizione negli States per Assange.

Il verdetto dell’appello è atteso per giovedì 14 luglio. In caso di una sentenza sfavorevole, la difesa tenterà la strada del ricorso alla Corte suprema. Che tuttavia, come ricorda l’agenzia Reuters, sarebbe concesso solo se il caso fosse ritenuto di interesse pubblico. Svanita questa possibilità, ad Assange non resterebbe che l’estradizione entro 10 giorni.

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