Aspetti critici del sistema tributario italiano

par Caserta Raffaele
mercoledì 23 febbraio 2011

Il sistema tributario in Italia è basato sull’imposta del reddito per le persone fisiche e giugiuridiche(IRPEF ed IRPEG) e la sua ultima versione importante risale al 1972.

Fino a quell’anno sia i lavoratori subordinati privati e pubblici sia quelli autonomi dovevano dichiarare i loro redditi entro l’anno solare dopo quello in cui erano maturati e l’imposta precipua era l’IGE(Imposta generale sull’entrata).

I sindacati accettarono un cambianento nella modalità di pagamento per la prima categoria, per cui da quell’anno i datori di lavoro privati e pubblici applicarono la c.d." ritenuta alla fonte" sui salari lordi mensilmente, diventando per i primi sostituti d’imposta corrispondendo il netto.

Per gli autonomi tutto restò come prima.

Ebbene quella decisione ha penalizzato fortemente i lavoratori a reddito fisso che ovviamente pagano le imposte sicuramente, mentre gli autonomi (commercianti, artigiani, imprenditori, professiomisti) contribuiscono ad una'evasione annua per circa 120 miliardi (per difetto) di Euro.

A mio giudizio sarebbe meglio passare ad un'imposizione patrimoniale come succede in Gran Bretagna (income tax) poiché indubbiamente è più semplice colpire fiscalmente il patrimonio (aspetto statico del capitale) piuttosto che il reddito (aspetto dinamico) derivante da salari autonomi, dividendi, affitti di difficilissimo appuramento essendo tutto legato alla dubbia se non nulla sincerità dei lavoratori in proprio.

I motivi per cui questa decisione importante in Italia non è stata presa questa decisione che sarebbe molto più equa per tutti sono i seguenti:

1- Colpire gli evasori fiscali farebbe perdere un bacino d'utenza elettorale molto consistente in specie per le compagini partitiche di centro-destra:

2- Essendo endemica la disorganizzazione italiana, bisogna considerare come siano censiti i beni immobili presso il catasto solo per il 50%, come vige il segreto bancario sui beni mobili, che può intaccarsi solo su autorizzazione gudiziaria per reati finanziari.

3- E' del tutto carente un'adeguata connessione informatica tra PRA (Pubblico Registro Automobilistico), Catasto, Banche etc ed anche INPS, poiché anche l'evasione contributiva è a livelli da primato.

Inoltre anche l'IVA (Imposta sul valore aggiunto), la principale imposta indiretta istituita con la legge 633 del 1972 che colpisce beni e servizi con un'aliquota normale del 20%, in alcuni settori ridotta, è soggetta ad un'evasione di notevoli proporzioni.

Consentendo di poter considerare come detrazioni, le spese sostenute con lavoratori autonomi, dichiarandole nel modello unico (per la dichiarazione dei redditi) obblighebbe gli stessi lavoratori autonomi a rilasciare regolare fattura facendo emergere dal nulla gli effettivi guadagni, ma come al solito per il punto 1 nessun partito lo fa.

Negli Stati Uniti (dove in pratica sono tutti lavoratori autonomi), invece tutti i miei fondati rilievi avvengono e basta ricordare come il famigerato Al Capone nel 1931 sia stato arrestato per evasione fiscale, dopo che per anni era riuscito a salvarsi commettendo svariati delitti.


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