Aspettando il 31, da S. Stefano a S. Silvestro

par alessandro tantussi
venerdì 31 dicembre 2010

Cronaca del risveglio di S.Stefano, in attesa del cenone di S.Silvestro.
Ooggi 26 dicembre, mi son svegliato e... 

Ore 8,00 del 26 Dicembre 2010, si accende la radiosveglia: giornale radio, ieri 25 dicembre le famiglie hanno trascorso il giorno di Natale riunite attorno al tradizionale pranzo... (la voce dello speaker sfuma)

Oggi, 26 dicembre, mi son svegliato e… no, non sto pensando a te, no.

Sto pensando al brodo di cappone di ieri. Mi alzo a fatica e subito sento un borbottio ma non è il caffè sul fuoco che sale, è l’intestino.

Bocca impastata e nausea, anche lo stomaco sbadiglia. 

Il bicarbonato è finito stanotte, e allora mi dico: <<bene, proverò a bere una coca cola>>.

Ma aprire il frigo non è mica uno scherzo, si tratta di affrontare i resti delle libagioni: agnolotti al sugo,carré di maiale, paté di fegatini, insalata russa, zampone e bolliti vari con relative salse. 

Soprattutto temo la minestra della vigilia, quella del ventiquattro sera.

Quella, per intenderci, fatta col passato di ceci e con la pasta grossa.

Il baccalà no, quello mi sembra proprio che sia finito.

Mi faccio coraggio e mi dirigo verso il frigo. Lentamente lo sportello si apre, accompagnato da un cigolio leggero ma sinistro. - Suspence - Evito accuratamente di volgere lo sguardo verso l’interno dell’elettrodomestico, salto lo scomparto del vino e reprimo il conseguente riflesso d’acidità, poi con lo sguardo vado giù. Giù lentamente, giù tra le bibite del ripiano di sotto.

Ecco, ce l’ho fatta, è andata bene, niente conati di vomito, ho superato la prova.

Afferro la coca formato famiglia e trangugio copiosamente, meno male che non è svanita. 

Solo un attimo ed ecco che… un rombo di tuono in cucina. 

Oooh… si! Meglio, meglio. Molto, molto meglio direi! Mi sento sollevato.

Finalmente posso cominciare a pensare al cenone del trentuno.


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