Arterie congestionate, il problema sono le merci, non le autovetture

par Francesco Rossolini
martedì 4 agosto 2009

 

Ogni anno ad agosto si presentano le medesime scene pietose di automobilisti incolonnati sotto il sole. Purtroppo gli esodi estivi sono dei fenomeni ben previsti su cui sembra però esserci poco da fare, dato che una mole immensa di autovetture invade le arterie principali nei giorni che coincidono con la chiusura e con la riapertura delle fabbriche.

Ma il problema del traffico italiano non riguarda solamente i pochi fine settimana estivi, è ben presente e ben conosciuto tutto l’anno dai viaggiatori abituali. Autostrade, statali, tangenziali e circonvallazioni sono sempre più intasate da camion che trasportano merci lungo tutto lo stivale.

Purtroppo l’Italia ha optato da decenni per il trasporto merci su gomma a discapito dello spostamento su rotaia e questo è stato l’errore che continua a generare problemi insanabili alla rete viaria.  

In Italia appena il 6% delle merci viene trasportato su rotaia, percentuale bassissima per un paese sviluppato.  In Germania tale percentuale sale al 24%, in Francia al 27%, in Svezia al 38% e ben al 51% in Svizzera.  

La scelta di incentivare il trasporto su gomma ha diverse motivazioni:  favorire i produttori di mezzi pesanti, incrementare  la vendita dei derivati del petrolio e consentire alle aziende di ottenere prezzi scontati nelle spedizioni delle merci poiché hanno la capacità di fare immani pressioni sui trasportatori.

Va constatato però che il trasporto su gomma ha dei vantaggi solo per una ristretta cerchia di categorie, sopraindicate, mentre ha svantaggi enormi per la comunità, ovvero:

- è molto più inquinante del trasporto su rotaia;

- è causa di una continua congestione delle arterie principali;

- è causa di una grande quantità di incidenti anche mortali, mentre il trasporto su rotaie, tranne rarissime fatalità, è estremamente sicuro.

Che un container debba attraversare tutta l’Italia su gomma per andare da Aosta a Napoli non ha nessun senso. Lo stesso container potrebbe fare il medesimo viaggio nel medesimo tempo viaggiando su rotaia, non congestionando il traffico e diminuendo sensibilmente l’impatto ambientale.

Dunque è quanto mai necessario che si pensi a livello centrale a spostare progressivamente il trasporto merci dall’asfalto al ferro altrimenti neanche mille opere, come il passante di Mestre, ci libereranno dall’incubo del traffico perenne sulle arterie principali. 


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