Arrivano i fondi per la banda larga?

par Mazzetta
lunedì 15 marzo 2010

La notizia in questi giorni convulsi non ha avuto molta visibilità, ma il governo ha finalmente in dirittura d’arrivo i famosi ottocento milioni di euro destinati all’infrastruttura di rete per la diffusione della banda larga.

Qualche tempo fa il mancato stanziamento della somma aveva scatenato le ire degli internauti, ma non è del tutto strano che il governo non abbia suonato le trombe per segnare un punto all’interno di un gruppo sociale in larga parte molto critico con il governo e annunciare un passo avanti nella realizzazione di una infrastruttura da tutti giudicata strategica e dare l’accesso alla rete (molti paesi considerano ormai un vero e proprio diritto) a milioni di italiani che ancora non ce l’hanno.

Non è perché il decreto non è ancora stato formalizzato e non è nemmeno perché il governo ha sottratto quei soldi ai fondi FAS (Fondo Aree Sottosviluppate), robustissimi fondi dei quali il precedente governo Berlusconi si fece gran vanto e che poi sono stati stornati ad altri impieghi, più e più volte, annunciando stanziamenti e spese sempre abortite in seguito, una roulette infinita nella quale gli stessi soldi girano per anni e quando ne escono è per sparire in qualche buco nero o dietro richiesta di questo o quello, un mostro a cavallo tra la giostra contabile e il bancomat.



C’è un’altra questione

Il governo, secondo la bozza del decreto legge, stanzia ottocento milioni di euro per la banda larga, ma la somma è stata destinata anche ad investimenti e spese per: la realizzazione di una unità navale per il soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali, per il sostegno del made in Italy e per la prosecuzione di interventi per promuovere l’alta tecnologia.

Quindi la risposta alla domanda nel titolo è no. Se va bene ne sarà stanziata solo una parte, tanto per l’effetto annuncio, e non è nemmeno detto che quei soldi non siano ancora dirottati prima di trasformarsi in cavi e connessioni, visti i precedenti.

 

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