Appunti per il futuro: i fedelissimi del Sultano

par Francesco Rossolini
sabato 13 novembre 2010

Ricordare per non precipitare nel baratro nuovamente; breve disamina dei fedelissimi del Sultano.

Gianni Letta, ovvero la mente del Sultano. Abile e scaltro ha da sempre l’intento di modificare la costituzione. Muovendosi nell’ombra detiene in verità un potere immenso. Affonderà, come un bravo ammiraglio, con la nave del Cavaliere.

Guido Bertolaso, il braccio del Sultano. L’uomo che ha gestito flussi di denaro immensi con la leggerezza di chi non dovrà rispondere a nessuno del proprio operato, schermato dallo scudo delle emergenze. Con buon anticipo ha annunciato il pensionamento, il primo a lasciare in sordina la nave malsicura del Cavaliere. 

Emilio Fede, la voce del Sultano. Fedele oltre ogni limite è il portavoce della macchina del consenso. Rimarrà sempre al fianco del capo.

Giulio Tremonti, l’uomo che ha tagliato selvaggiamente fondi a tutto ciò che è cultura. Stigmatizza la miopia degli economisti del XXI secolo. Passerà alla Storia Economica per essere l'ideatore dello scudo fiscale al 5%. 

Mariastella Gelmini, utilizzata da Tremonti per assestare il colpo di grazia alla Scuola, verrà ricordata come colei che ha distrutto la pi€ù importante istituzione di questo Paese senza rendersene neanche conto. Purtroppo quando percepirà la gravita del suo operato sarà troppo tardi per recuperare. 

Sandro Bondi, l’uomo che amministra il più grande patrimonio culturale al Mondo con lo stesso entusiasmo di chi demolisce auto. Non ha un briciolo di passione. Mai Ministro dei Beni Culturali fu più inadeguato. 

Maurizio Gasparri, ogni volta che lo ascolto penso al Natale ed a quei bimbi costretti a recitare la poesia davanti a tutta la famiglia. Lo fanno contro voglia ma la cosa in verità li manda in fibrillazione. 

Maurizio Lupi, lo stoico. Pur di difendere il Sultano è disposto a mettersi completamente in gioco ribaltando i suoi stessi valori. 

Ignazio La Russa, ancora crede che Berlusconi sia un uomo di Destra, eppure Corrado Guzzanti è da un pezzo che ci ha spiegato che Berlusconi “non è né di destra né di sinistra ma comanda e basta”. 

Angelino Alfano, ha confuso i ruoli è Ministro della Giustizia non avvocato difensore del Premier.

Vittorio Feltri, non necessita di commenti.

Se non volgiamo ripiombare nell’epoca più oscura che questa penisola abbia mai vissuto, altro che medioevo, vediamo di scegliere con giudizio e lungimiranza chi dovrà amministrarci in futuro. Scegliere i propri rappresentanti politici è un dovere gravoso che deve essere espletato con estrema serietà.


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