Appello a Pisapia: salvate la targa ad Umberto Ceva, eroe antifascista

par Aldo Giannuli
giovedì 22 agosto 2013

Alle sezioni Anpi di Milano (e p.c alla giunta Pisapia).

Cari amici,

passando per via Bramante con il n14 ho visto che si stanno ultimando i lavori di demolizione dell’ex “deposito Bulk”. Resiste (ma credo per pochissimo) solo un esile muro esterno, sul quale è posta la lapide ad Umberto Ceva che lavorava presso quei laboratori nei quali fu arrestato, il 30 ottobre 1930, dall’Ovra nel corso della retata contro Giustizia e Libertà. Si uccise poco dopo per non parlare.

Una delle figure più belle dell’antifascismo milanese e direi italiano.

Va da sé che salvare la lapide (e, magari, rimetterla sul fabbricato che sorgerà dopo la demolizione) dovrebbe essere un punto d’onore per gli antifascisti di questa città e per la giunta comunale - che mi dicono essere di sinistra -. Voi che ne dite? Vogliamo muoverci?

Ho visto che anche il giornalista Andrea Riscassi ha segnalato la questione. Che ne dite di tempestare di mail il sindaco invitandolo a fare il suo dovere? Invito anche i lettori di questo blog.

Questa è la mail:


sindaco.pisapia@comune.milano.it

Questo è il testo che ho mandato io:

Caro signor Sindaco
Ti segnalo la probabile imminente distruzione della lapide ad Umberto Ceva apposta sul muro perimetrale dell’ex Bulk, in via Bramante.
Sarebbe una vergogna per Milano se ciò accadesse. Ti chiedo di intervenire urgentemente per rimuoverla e conservarla.

Cordialmente

Aldo Giannuli


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