Amare sino a morire: la forza degli inermi

par Gianluca Asciolla
lunedì 22 marzo 2010

Monsignor Bachelet, Don Peppe Diana, Vittorio Bachelet e tanti altri: i nostri martiri contemporanei.

Monsignor Romero Bachelet, vescovo di San Salvador, stava celebrando la messa con alcuni malati terminali. Don Peppino Diana nel 1994 ammazzato dalla camorra in una sacrestia. A Roma al termine di una lezione universitaria il professor Vittorio Bachelet, vice presidente del consiglio superiore della magistratura, al termine di una lezione universitaria, veniva ucciso dalle brigate rosse. 
 
Dall’uccisione del Monsignore e da quella del professore sono passati trent’anni. Il 24 marzo la chiesa celebrerà queste vittime. 
 
Di Don Diana è stata chiesta la beatificazione dal vescovo emerito di Caserta Monsignor Nogaro. Nel caso dei due prelati si è spenta una voce libera e appassionata di due pastori che hanno dato la vita, in circostanze diverse, per la liberazione del proprio popolo.
 
"Come pastore sono obbligato a dare la vita, per mandato divino, a dare la vita per colore che amo, anche per quelli che mi vogliono uccidere " aveva scritto Bachelet. La logica è quella di una vita ricevuta che si trasforma in una vita donata. Solo nell’anno 2009 sono stati uccisi 37 operatori pastorali di cui trenta sacerdoti. 
 
A questo elenco deve comunque essere aggiunta le lunga lista dei tanti di cui forse non si avrà notizia, che in ogni angolo del pianeta soffrono e pagano anche con la vita la loro fede.

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