Altezza mezza bellezza: gli europei hanno guadagnato 11 centimetri

par Oggiscienza
giovedì 26 settembre 2013

Da un secolo all’altro gli europei hanno guadagnato 11 centimetri in altezza, parola di Timothy J. Hatton professore di economia alla Australian National University e all’University of Essex

Usando dati raccolti dalla metà del 1800 al 1980 emerge che in 15 nazioni europee l’altezza media di un uomo adulto è notevolmente aumentata. Dal momento che, specialmente per le decadi più remote, una delle principali fonti è costituita dai registri militari, e che mancano dati altrettanto numerosi per le donne, questo studio è stato necessariamente limitato al sesso maschile.

È noto che l’aumento di statura nelle popolazioni umane riflette un miglioramento della salute, e l’incredibile “balzo” identificato da Hatton deve quindi corrispondere a importanti cambiamenti nelle condizioni di vita. Quali?

La statura di un individuo dipende da due fattori principali, l’alimentazione e le malattie, e l’interazione tra le due costituisce la nutrizione “netta”. Ad esempio croniche infezioni respiratorie e gastrointestinali nei neonati e nei bambini, inibendo l’assorbimento dei nutrienti, possono rallentare sensibilmente la crescita. Dai dati emerge che il più importante cambiamento nel periodo analizzato non è però l’aumento di disponibilità e qualità di cibo (reddito) ma il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie, dedotto dalla riduzione nella mortalità infantile. Sia negli ambienti medici, sia a livello urbano, fino all’interno delle singole dimore si era diffusa, secondo l’interpretazione dell’economista, la consapevolezza di come si sviluppavano le infezioni e di come si potevano contrastare.

Questo spiega anche come mai si osservi una accelerazione nell’incremento di altezza tra le due guerre mondiali, cioè addirittura prima che antibiotici e altre importanti conquiste della medicina diventassero accessibili alla maggioranza della popolazione attraverso i sistemi sanitari.

Crediti immagine: Andrea Pilotti, Flickr


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