Alitalia è morta, viva Alitalia

par Francesco Rossolini
lunedì 29 settembre 2008

 

 In questa bizzarra vicenda tutta Italiana del miope salvataggio di Alitalia, è purtroppo probabile che tra dieci anni ci ritroveremo nella stessa situazione di ora se la questione non dovesse essere affrontata seriamente e in prospettiva, come al solito i responsabili di anni di fallimenti sono rimasti impuniti. Alitalia è in perdita da tempo immemore eppure generazioni di top manager si sono arricchite in maniera smodata percependo sontuosi stipendi per la loro inettitudine.

Scavando a fondo si è visto che tutti in Alitalia hanno fatto con serietà il proprio lavoro, tranne i dirigenti, avvicendatisi di volta in volta, tra un fallimento e l’altro, per di più portandosi a casa imbarazzanti liquidazioni ed immensi premi per la loro incompetenza.

Mi chiedo ma è normale tutto questo? La risposta è categoricamente no, quei signori, che per aver cercato confusamente immemori volte di rilanciare Alitalia si sono arricchiti oltre ogni misura nonostante l’assoluta inutilità dei loro interventi e del loro operato,  in uno Stato Democratico avrebbero dovuto render conto delle proprie azioni.

In Italia costoro girano allegramente adagiati nella propria immeritata ricchezza e per nulla turbati dal proprio disastroso operato.  Fintanto che amministratori delegati ed executive manager continueranno a vivere nel loro mondo ovattato, immuni alle nefande conseguenze delle loro azioni, non si potrà dire che questo Paese sia una Democrazia a Sovranità Popolare ma solo ed esclusivamente una decadente e becera Oligarchia. 


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